Dopo la chiave per l’apertura dei cassonetti a cui dobbiamo ancora abituarci, ecco in arrivo un’ altra rivoluzione che permetterà alla stessa chiavetta di pesare il volume delle nostre immondizie, al fine di far pagare ai cittadini una tassa corrispondente al peso dei rifiuti da loro prodotti.
Questo, come spiegato dall’assessore all’Ambiente, Gianfranco Bettin, permetterà agli addetti ai lavori di assegnare ad ogni cittadino il proprio rifiuto ed indurli così a compiere la raccolta differenziata; ci dovranno infatti essere meno oggetti e sacchetti da gettare via e più materiale da smaltire nelle campane di raccolta apposite.
Si partirà intanto a Mestre e in terraferma con la creazione delle bollette singole per i cittadini, ma con una fase iniziale di studio sull’isola di Burano, a Ca’Sabbioni e zona Terraglio. «In quest modo crediamo – continua Bettin – si possano modificare consapevolmente le abitudini della cittadinanza e progredire in una nuova forma di educazione all’ecologia».
L’operazione coinvolgerà tutto il territorio comunale entro il 2015 e, assicurano, permetterà un risparmio di circa 5 milioni di euro.
Sara Prian
[01/02/2014]
Riproduzione vietata
Visto che la chiavetta servirà per pesare i rifiuti prodotti, perché non si introduce anche la chiavetta per i contenitori “da riciclo”, in modo che si possa pesare quanto vetro, plastica, carta, cartone, ecc, ogni utente produce e scontare la bolletta ai più virtuosi? O c’è il timore che verrebbero gettate via bottiglie di plastica piene di sabbia e cartoni zuppi d’acqua per farli pesare di più?
Scusate, ma così non si inducono i soliti furbetti a gettare nella plastica e nella carta anche i rifiuti destinati al secco solo per poter risparmiare sulla bolletta?