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Riduzione cuneo fiscale, benefici per 250 – 300 euro in busta paga

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operai al alavoro

Buone notizie per gli italiani? Un’iniezione di ottimismo arriva all’ora di pranzo di domenica, quando i Tg parlano della riduzione del cuneo fiscale. Il messaggio in se’ non dice molto, se non che subito dopo viene spiegato dal presidente del Consiglio Enrico Letta che i benefici per i lavoratori italiani, ci saranno subito, già nel 2014.

Il cuneo fiscale, in parole povere, è l’incidenza sugli stipendi di contributi e imposte, cioè la differenza, pari oggi a oltre il 46%, tra il costo sostenuto dal datore di lavoro e la retribuzione netta del dipendente.

Stando alle cifre circolate che sono state lanciate, nel 2014 ci sarebbero 2,5 miliardi a favore del lavoro a cui se ne aggiungerebbero altrettanti destinati alle imprese, ciò porterebbe un beneficio nelle buste paga tra i 250 e i 300 euro, forse erogati in un’unica tranche.

Le imprese «avranno un vantaggio che sarà una spinta ad assumere e capitalizzare le loro imprese» ma solo se « assumeranno con contratti a tempo indeterminato». Da tale intervento complessivo, — di cui con ogni probabilità si parlerà oggi nel previsto incontro tra governo e sindacati — dovrebbe dunque arrivare anche un importante incentivo alle assunzioni e all’occupazione, in particolare giovanile, che «è il dramma principale del nostro Paese» e sulla quale il governo ha già varato due provvedimenti.

Tutto ciò, però, nella mente degli italiani fa breccia fino ad un certo punto essendoci il pagamento della seconda rata dell’Imu sulla prima casa in scadenza a dicembre. Al centro dell’attenzione c’è la proposta dei deputati Pd della commissione Bilancio, presentata sotto forma di emendamento al decreto Imu sulla prima rata, ma suscettibile di rimettere in discussione anche la seconda.

Paolo Pradolin

[07/10/2013]

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