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Ricovero con TSO per Michele Misseri appena uscito dal carcere

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Per Michele Misseri, contadino di Avetrana, si sono aperte le porte del carcere alle 19,20, lasciando al regime di detenzione però sua moglie e sua figlia per l'omicidio della nipote Sarah di 15 anni. Forse per il peso di quelle due assenze, appena rientrato in casa, forse per il peso della lunga detenzione, o forse per il peso per come si sono messe le cose, la mente di Michele Misseri a quel punto ha cominciato a dare qualche segno di cedimento.


Verso mezzanotte i carabinieri dovevano chiamare il 118 perchè, come riporta la cronaca locale: “Michele Misseri dava segni di squilibrio”. Dopo le visite mediche per il contadino di Avetrana veniva disposto il ricovero coatto.
Si tratta del “Trattamento Sanitario Obbligatorio”, uno strumento che permette di ricoverare le persone contro la loro volontà , normalmente in centri di specializzazione psichiatrica, dopo la valutazione di due medici, tra cui uno psichiatra, con la firma del sindaco di giurisdizione. E' uno strumento estremo a cui si ricorre quando vi è il concreto pericolo che la persona che sta soffrendo un pesante disagio, possa diventare pericolosa per se' o per gli altri.
Michele Misseri è stato ricoverato d'urgenza all'ospedale di Taranto.

Può darsi che lo zio di Sarah non abbia retto allo stress. Le porte del carcere che finalmente si aprono e le notizie che cominciavano ad arrivare sull'interrogatorio di garanzia dove la moglie Cosima e la figlia Sabrina avevano deciso di fare scena muta hanno potuto fare crollare i nervi del contadino, soprattutto se è vero che era deciso che doveva essere lui a fare il capro espiatorio.

Michele Misseri era in carcere dal 6 ottobre dell'anno scorso. Era la notte in cui il contadino diede indicazioni per il ritrovamento del cadavere di Sarah Scazzi, sua nipote, dicendo di averla uccisa perchè voleva un rapporto sessuale ma lei aveva rifiutato.

[31 maggio 2011]

paolo pradolin

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