Spariranno dalla nostra cultura e dal nostro immaginario. Smaterializzandosi, in pratica.
Le ricette mediche compilate nei fogli rossi, così come noi siamo abituati a vederle, da oggi vanno in pensione.
Da oggi, infatti, medici di famiglia e pediatri di libera scelta non useranno più il tradizionale blocco-ricettario emesso dalla Zecca di Stato (costosissimo, tra l’altro) ma rilasceranno ad ogni paziente un promemoria stampato con un numero di ricetta elettronica ed il codice fiscale dell’utente.
Con questo “pin” (possiamo chiamarlo così?) i cittadini del Veneto andranno in farmacia a ritirare i medicinali e in un prossimo futuro a prenotare una visita specialistica.
In Veneto nel 2013 sono stati “consumati” circa 60 milioni di “foglietti rossi” per ricette.
Paolo Pradolin
01/09/2014
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