VENEZIA | Vent’anni e sei mesi di reclusione con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere. Questa la condanna inflitta dal gup Marta Paccagnella nel processo con rito abbreviato a carico di Renzo Dekleva, l’informatore farmaceutico di Marcon ritenuto colpevole di aver ucciso la moglie Lucia Manca, delitto avvenuto il 7 luglio del 2011.
Per il gup Dekleva risulta colpevole al di là di ogni dubbio delle accuse ascrittegli dopo il ritrovamento del corpo della bancaria di Marcon, avvenuto a Cogollo di Cengio nel vicentino.
Il pm Francesca Crupi aveva chiesto la condanna all’ergastolo, mentre i legali difensori di Dekleva, che nell’ultima dichiarazione spontanearesa al giudice si era dichiarato ancora una volta innocente, gli avvocati Pietro Someda e Stefania De Danieli, avevano chiesto la piena assoluzione. Probabile il ricorso in Appello.
Il giudice ha stabilito 386mila euro di provvisionali, conto a cui si è arrivati sommando 50 mila per la madre e i fratelli più 17 mila euro per ognuno degli 8 nipoti.
(nella foto: sopralluogo Ris a casa Dekleva)
Raffaele Rosa
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[12/04/2013]