Matteo Renzi non sta gettando una ciambella a Silvio Berlusconi, ma sta proseguendo nel percorso riformista dichiarandosi disponibile al dialogo con chi la pensa come lui.
«Ho incontrato tutti — spiega Renzi — tranne Lega e grillini, che si sono rifiutati. E sono disposto a incontrare pure Berlusconi, nonostante le polemiche interne al partito. Ma a una sola condizione, che gli ho fatto sapere: lui deve dire di sì all’abolizione del Senato e alla riforma del titolo quinto della Costituzione. Se ci sono questi due via libera io non ho problemi a chiudere con lui anche un patto sulla riforma elettorale. D’altra parte, è quello che chiede, e non da ora, Napolitano. E voglio vedere di fronte all’ipotesi di un accordo su una grande riforma, chi, in casa mia o anche altrove, potrebbe obiettare. Sarebbe un traguardo importante».
Dall’altra parte Berlusconi è disposto ad accoglierlo a braccia aperte: «Renzi mi veda ufficialmente e io gli dirò di sì su tutto, perché le riforme che propone sono quelle giuste».
«Stiamo per chiudere sul serio, ed è per questo che c’è tanta agitazione in giro». Ma soprattutto c’è agitazione perché, come confessa il segretario, c’è tanta gente «che non tocca palla». Nel governo e nel Pd. Cosa che non turba più di tanto Renzi.
Redazione
[16/01/2014]
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