Il Pd si sta preparando da un po’ di tempo all’eventualità di una crisi e il momento sarà storicamente importante, in previsione dell’ipotesi secondo cui i ministri e i parlamentari del Pdl, dopo la decadenza del Cavaliere, presentino tutti le loro dimissioni, compresi quelli che hanno già detto che sono pronti a un Letta bis.
Il bersaniano Zoggia commenta così questa eventualità : «È chiaro che sarà difficile andare alle elezioni senza avere fatto prima almeno la riforma elettorale e la legge di Stabilità . Ma è altrettanto chiaro che tutto questo per il Partito democratico sarà un problema. Partecipare a un governo con una maggioranza raffazzonata servirà solo a fare aumentare i consensi di Renzi. Per noi un Letta bis è veramente troppo,troppo difficile, anche se mi rendo conto che potremmo essere costretti a questa eventualità ».
Il Partito democratico ha pochi punti fermi: Matteo Renzi continua a voler rassicurare tutti, non ha intenzione alcuna di far precipitare le cose prima del tempo. Ma in realtà i renziani pensano a votazioni a marzo. Enrico Letta continua a cercare una mediazione con il sindaco di Firenze, perché si rende conto che al Congresso i suoi non possono salire sul carro del perdente. Per questa ragione ha mandato il ministro Franceschini in avanscoperta. Per convincere Renzi a siglare un patto che consenta a lui di governare e lasci nelle mani del sindaco di Firenze il partito.
Paolo Pradolin
[05/09/2013]