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Regione Veneto: è polemica sulla tassa di soggiorno per i turisti

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61,5 milioni le presenze turistiche che hanno affollato il Veneto nel 2013, una fiumana di persone che ha portato liquidità nelle casse delle varie amministrazioni cifra, dove sono entrati circa 41 milioni di euro, cifra derivante dalla tassa di soggiorno, ma durante la formulazione dei bilanci consuntivi, scoppiano le polemiche perché ‘’usata per tappare i buchi di bilancio’’, secondo quanto afferma la Confturismo.

Le lamentale partono dai costi sproporzionati che cambiano da comune a comune. 50 centesimi di euro nei campeggi sul Lago di Garda, fino ai 5 degli hotel di lusso a Venezia.

Più della metà degli introiti regionali quindi, finisce proprio nel bilancio della città storica: 23,5 milioni lo scorso anno. 2 milioni a testa da San Michele al Tagliamento (Bibione) e Cavallino Treporti, così come per Verona e Padova.

Qualche sindaco si è difeso, giustificando per cosa sono stati utilizzati i soldi ricavati dalla tassa. Il sindaco di Bibione, Pasqualino Codognotto ha dichiarato: ‘’noi abbiamo speso 800 mila euro per una ciclabile lungo mare e altrettanti in strade e marciapiedi, i restanti 400 mila tra 15 telecamere per la videosorveglianza, promozione ed eventi’’. Anche il sindaco di Caorle (Ve), Luciano Striuli ha ammesso di aver speso i 150 mila euro ricavati per iniziativa di promozione turistica e pubblica sicurezza.

Marino Farinozzi, Assessore regionale al Turismo è della stessa opinione del presidente regionale della Confturismo (organizzazione che riunisce tutte le categorie ricettive), Marco Michielli. ‘’Confondiamo i turisti, non è possibile pagare in modo diverso a seconda del Comune dove si soggiorna’’, ha dichiarato Farinozzi.

Non sono solamente parole però, perché l’assessore regionale ha anche proposto un rimedio: ‘’Basterebbe far pagare un euro a ogni turista veneto: l’80% andrebbe ai Comuni, il 10% alle Regioni e il rimanente all’Enit, che potrebbe far promozione a livello internazionale’’, proposta che ha già girato al Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini.

Redazione

[22/04/2014]

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