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Real e Barcellona pareggiano, ma Mourinho da' una lezione a Guardiola

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Real Madrid e Barcellona hanno pareggiato 2-2, ma Mourinho (il Real) ha letteralmente preso a pallonate Guardiola (il Barca) facendogli girare la testa come ad un pugile suonato. Sulla partita gravava anche il carico emotivo di un Mourinho che ritornava dopo aver accusato pubblicamente la classe arbitrale di abbondanti favoritismi nella storia del Barca nell'ultima di Champions, e per questo aveva pagato.


Il solito grande Mourinho che rispondeva alla vigilia della partita: “Che cosa mi ha insegnato la partita precedente con le polemiche che sono seguite? Che non si può, non bisogna dire la verità , altrimenti ti puniscono”. Ma i veleni sono rimasti, convertendosi però in energia costruttiva che alla fine ha dato un quid in più al Real che è riuscito a mettere alle corde il Barcellona mai come questa volta.

Real Madrid – Barcellona è più di una partita di calcio. E' più di una classica, più di un derby, è “la partita”, e questa volta i blancos hanno dominato il campo e la partita, soprattutto nel primo tempo. Il Barcellona sembrava una provinciale che cercava di difedersi dai colpi terribili che arrivavano da tutte le parti. Il commento più diffuso era: “Mai visto il Barcellona soffrire così”.

Già  al 9' ci vuole un miracolo di Valdes su colpo di testa di Benzema ad evitare l' 1-0. Ma passano solo tre minuti e à–zil segna il gol del vantaggio. Il gol, incredibilmente, non placa la fame, la voglia, la rabbia del Real Madrid, ma l'aumenta, e comincia a schiacciare ancora di più nella propria metà  il Barcellona con un gioco che, probabilmente, si è visto giocare solo in Paradiso.

Il bello (o il peggio) del calcio è che però è imprevedibile: con soli due tiri in porta il Barcellona riesce a concludere la prima frazione per 2-1. Il primo è un terno al lotto azzeccato da David Villa, il secondo è un guizzo di Messi 'dei suoi' che infila dall'area piccola. Morale: quando hai uno come Messi in squadra puoi anche permetterti di non giocare.

All'inizio del secondo tempo il Real accusa un po' il caldo di ferragosto, e comunque nessuno avrebbe potuto mai tenere ancora i ritmi altissimi che la squadra di Mourinho ha tenuto per 45'. Esce un po' il possesso palla del Barcellona, ma il Real impone ancora un pressing forsennato che non lo lascia pensare. Ciò lo premia con il 2-2 con Xabi Alonso al 53'.

La partita scivola su binari più o meno tranquilli finché, a questo punto del copione va in scena la recita prevista dal programma: fallo di Pepe su Dani Alves, che cade e si rotola come se fosse stato colpito a morte. Stavolta, però, l'arbitro non ci casca. Mourinho, però, non sarà  comunque soddisfatto, perchè reclama per un rigore che, oggettivamente, c'era: all'83' il portiere del Barcellona da terra fa cadere Higuain che stava per raggiungere la palla.

La sfida Superclasica termina 2-2 ma Guardiola può stare sempre meno tranquillo, visto che rabbia e rancore sono emozioni che Mourinho sa sempre più trasmettere ai suoi giocatori sotto forma di voglia di rivincita.

[15 agosto 2011]

paolo p.

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