Vengono dal tutto il Nordest e si divertono attraverso feste clandestine come quella a Duna Verde di Caorle. Questo è l’identikit generico delle 150 persone denunciate ieri dopo aver occupato abusivamente la casa colonica “Santa Maria del mare” proprietà dell’Arcivescovado di Trento.
Alla vista dei carabinieri, chiamati dai vicini esausti per il baccano che proseguiva da tutta la notte a ritmo di musica techno, molti sono riusciti a fuggire verso la Laguna del Mort o Lido Altanea e Porto Santa Margherita.
Le Forze dell’Ordine stanno valutando in queste ore di sequestrare tutta l’attrezzatura utilizzata per i rave party abusivi sulla spiaggia. Una nota positiva però c’è: non sarebbe stata trovata nessuna traccia di droga.
Sara Prian
[11/11/2013]
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