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E' accaduto alle Zattere, alla biblioteca universitaria di Cà Foscari.
Come riporta anche la Nuova Venezia, verso le 11 del mattino il bibliotecario, Alessandro Bertoni, veniva avvisato da alcuni studenti che un ragazzo si è accasciato proprio davanti la biblioteca. Il caso appariva chiaramente urgente, il ragazzo non riusciva a parlare ed aveva gli occhi fissi nel vuoto. Immediata la telefonata al 118 dove, dopo tutte le informazioni di rito, è stato comunicato che l'ambulanza non era disponibile. |
E' stata una lunga attesa nella quale i presenti hanno anche provato a chiamare dalla fondamenta due ambulanze che transitavano per il Canale della Giudecca, ma inutilmente.
Inutile anche sollecitare la centrale operativa dei soccorsi, come riferisce il bibliotecario: "Ho fatto altre due telefonate al 118 e in una l'operatore mi ha sbattuto giù il telefono". Alla fine, una terza ambulanza che si trovava a passare si è fermata ai richiami della gente ed ha finalmente trasportato il ragazzo in ospedale. Era un'idroambulanza della Croce Verde che non sarebbe neanche stata attrezzata ad interventi di rianimazione. E' un servizio per trasporti secondari a cui la ULSS si appoggia per le dimissioni. Tra i molti presenti sono rimasti interrogativi gravi: è possibile che in un soccorso per un malore per strada non arrivi un'ambulanza in un'ora? Se le ambulanze erano impegnate per altri interventi, erano tutti più urgenti del ragazzo svenuto? Laura Beggiara |