Emergono particolari inquietanti sull'omicidio della 23enne romena, prostituta, trovata morta in un garage a Cinisello Balsamo. Il primo, soprattutto, agghiacciante: la ragazza potrebbe non esser stata uccisa ma lasciata morire di torture riprendendola con la telecamera per poi immettere il filmato nel mercato degli “snuff movies“. Si tratta di film che contengono violenze estreme reali, che sovente terminano con la morte della sventurata, che vengono venduti a carissimo prezzo. Nel credere a questa ipotesi bisogna però chiedersi quante ragazze possano essere passate per quel garage.
Intanto, sembra importante il meccanismo del ritrovamento. I Carabinieri sono arrivati a quel box di via Villa Rachele grazie alla descrizione di una ragazza, prostituta anch'essa, fuggita dal garage nei giorni scorsi perchè non d'accordo sulla prestazione troppo violenta richiesta.
In mancanza della segnalazione e dell'arrivo dei militari, che fine avrebbe fatto il corpo della ragazza romena rinvenuta morta? In questa ipotesi, ce ne possono essere altre di cui nessuno si è accorto della sparizione?
Nell'ambiente della prostituzione è estremamente difficile localizzare ed individuare il numero e l'identità delle donne, per la tendenza propria a spostarsi spesso di “zona”.
Ci sarebbe poi il ritrovamento, all'interno del garage, di un alto numero di filmati e video pornografici. Gli inquirenti però al momento non forniscono conferme o informazioni essendoci indagini in corso, non è noto quindi, al momento, se possano essere state scoperte altre riprese di tali perversioni.
L'approfondimento della dinamica del decesso, che avverrà con i risultati dell'autopsia, sarà fondamentale per definire anche l'esatto inquadramento del reato perchè resta da stabilire se si deve davvero parlare di una povera ragazza lasciata volontariamente morire mentre per un gioco di corde si strangolava da sola essendo stata legata per incaprettamento.
Al momento, l'unico sentito sul fatto criminoso è il proprietario del box. Si tratta di un uomo che vive con la madre dopo la separazione, un uomo dalla vita apparentemente “disordinata”, senza un lavoro fisso e denaro e che, ultimamente, si trascurava.
[28 maggio 2011]
Paolo Pradolin