Si ride e si piange nella nuova british dramedy portata brillantemente sullo schermo dall’indiscusso ed acclamato regista e sceneggiatore di pellicole come Notting Hill (1999), Il diario di Bridget Jones (2001) e Love Actually – L’amore davvero (2003), Richard Curtis.
Nel primo giorno dell’anno, il padre (Bill Nighy) di Tim (Domhnall Gleeson) gli confessa che dal compimento del 21esimo anno, gli uomini della loro famiglia acquistano la capacità di viaggiare nel tempo. Tim inizialmente non ci crede, poi provando a rinchiudersi in un armadio e stringendo i pugni, come gli ha suggerito il padre, capirà che può cambiare quello che accade ed è accaduto, ed è per questo che per migliorarsi la vita decide di trovarsi una ragazza. Trasferitosi a Londra per fare il tirocinio come avvocato, conosce Mary (Rachel McAdams), i due si innamorano, poi uno sfortunato incidente durante un viaggio nel tempo fa sì che lui non l’abbia mai conosciuta. Cercherà di rincontrarla e dopo tanti viaggi nel tempo la conquisterà, ma ben presto Tim capirà che viaggiare nel tempo non può permettergli di ottenere tutto e può anche essere pericoloso.
“Lezione Numero Uno: In nessuno dei mille viaggi nel tempo che farai potrai convincere qualcuno ad innamorarsi di te.” Questa la regola che sta alla base dei viaggi nel tempo: solamente se il destino vuole, due persone avranno la possibilità di rincontrarsi ed amarsi.
Ed è proprio sulla storia d’amore fra Tim e Mary che si sviluppa l’originalissima trama del film, che oltre a divertire e commuovere, regala importanti lezioni di vita. La semplicità delle cose, gli affetti, la bellezza di vivere ogni giorno senza necessariamente doverne cambiare gli aspetti negativi, queste sono le cose che rendono viva e bella la propria esistenza.
Imparando a poco a poco ad apprezzare il proprio dono, Tim non tarderà a metterlo a disposizione di amici e parenti, aiutandoli a migliorare anche un aspetto della loro vita ponendo in stallo e in pericolo il proprio futuro.
Generosità, tenerezza, realtà e naturalezza, elementi di cui la pellicola è intrisa, sono la vera forza del film. La solidità e verità dei rapporti (padre-figlio, fratello-sorella, fratello-fratello, moglie-marito) unita alla naturalezza espressa della recitazione di ogni componente del cast, danno vita al messaggio positivo/negativo, ma concreto, che la pellicola vuol trasmettere.
Divisibile in due parti, Questione di tempo è inizialmente caratterizzato da uno stile romantic-comedy, con una trama allegra e spiritosa, che dimostra il lato positivo del viaggiare nel tempo, per poi passare ad una tendente al drammatico senza però cadere nel melò, con scene toccanti e commuoventi che emozionano e che dimostrano come ad ogni azione corrisponda una reazione e con essa delle conseguenze.
Divertente, originale ed emozionante, il film è un miscuglio di elementi fin troppo ridondanti nella filmografia di Curtis (Londra, la coppia innamorata, una donna in crisi esistenziale e d’amore, qui la sorella di Tim), ma per i patiti del genere e non, si rivelerà comunque una piacevole sorpresa.
Alice Bianco
[07/11/2013]
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