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QUEI POVERI GATTINI ABBANDONATI

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LETTERE AL GIORNALE | Nonostante lunghe e amorevoli cure nel rifugio comunale di Malamocco, non ce l’ha fatta a continuare a vivere un giovane gatto soriano orrendamente ustionato alla schiena da un acido (o da acqua bollente) mesi fa alla Giudecca, nella zona di Campo Marte. Era stato visto aggirarsi in calle Michelangelo, sofferente, con estese ustioni ma non era stato possibile avvicinarlo; successivamente sono stati avvertiti i volontari dell’Associazione Dingo che sono riusciti a prendere il povero animale e portarlo in gattile. Qui sono state prodigate per vario tempo tutte le cure possibili dalla veterinaria edalle volontarie del rifugio ma le ferite causate erano troppo gravi e le condizioni troppo critiche.

Vogliamo ricordare lui – un senza nome – con il suo corpo bruciato e i grandi occhi spauriti e increduli, la cui unica “colpa” sarà  stata quella di aver dato in qualche modo fastidio a qualcuno intollerante e crudele, e assieme a lui i tanti altri randagi che, soprattutto in alcune zone, sono oggetto di maltrattamenti e violenze, compresa quella – ancora – di uccidere o abbandonare (ma spesso è la stessa cosa) i piccoli nati, quale brutale e sbrigativo controllo delle nascite.

Si continua infatti a trovare, anche recentemente qui al Lido, nelle zone meno frequentate quali gli Alberoni, gattini nati da poco, molti dei quali non riescono a sopravvivere o vengono colpiti da malattie tipiche di queste situazioni, abbandonati da soli o a volte con la mamma. Oppure gatte incinte, ovviamente non sterilizzate, diventate ormai un peso e un problema. Non sempre le volontarie che sfamano le colonie hanno modo di accorgersi di queste creature che, non abituate alla vita di strada, si nascondono impaurite nei posti più impervi, con conseguenze spesso mortali.

Ancora una volta ricordiamo che l’uccisione, il maltrattamento ma anche l’abbandono degli animali sono veri e propri reati puniti anche con il carcere. E che le associazioni possono essere contattate, nonostante le poche energie disponibili, per risolvere le eventuali problematiche che dovessero sussistere.

Cristina Romieri (Associaz. Vegetariana)
Luigi Bello, MariaGrazia Macaluso (Associaz. Dingo)

[31/05/2013]


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