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Quando sarà  possibile andare in pensione in Italia? Sempre più tardi

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Quando si riuscirà  ad andare in pensione? Sempre più tardi in Italia, sperando di arrivarci, con questo andazzo. Già  ora, dopo l'approvazione di quest'ultima manovra, le proiezioni dicono che un giovane che ha 30 anni oggi non potrà  lasciare il lavoro prima dei 70. Per sistemare i conti pubblici tra qualche anno si potrà  finalmente vedere in qualche ufficio colleghi al lavoro come nella situazione rappresentata dalla foto. E i giovani, quando troveranno lavoro se non ci sarà  più turn-out? Non è certo rosea la situazione per loro. Ci chiedono: ma i sindacati cosa dicono? Dove sono? Rispondiamo: Chi?


Da quando, nel 1992, il governo Amato mise mano alle pensioni la prima volta, la manipolazione dei parametri di quiescenza è diventata il passatempo preferito di governanti ed economisti, senza mai avere la preoccupazione che la stagnazione del mercato del lavoro pregiudichi la situazione occupazionale futura dei giovani, quindi della produttività , quindi dell'economia.

Nel 2050 ci vorranno 70 anni per la pensione di vecchiaia, senza distinzioni di sesso. Al momento non ci sentiamo di essere rassicuranti sulla corretta corresponsione del Tfr, mentre è certo che le pensioni saranno molto più basse.
Il conto lo pagheranno i giovani, soprattutto i tanto vituperati “precari”, poveri trentenni che vedranno la pensione di vecchiaia solo a 70 anni, e ciò per pagare colpe non loro.
Pesano ancora, infatti, sui bilanci concessioni fatte in passato. I numeri dicono che ci sono ancora 536 mila pensioni baby attive e che costano 9,5 miliardi di euro all'anno.

Anche per i lavoratori attuali “di mezza età ” il danno dell'ultima manovra non è niente male: le nuove norme prevedono che parta due anni prima di com'era previsto l'adeguamento del requisito d'età  alla speranza di vita (prima fissato al 2015).
Risultato: dal 2013 ci sarà  subito un bonus di aumento di tre mesi dell'età  per andare in pensione.
Successivamente, ogni tre anni ci sarà  uno scatto in aumento attualmente valutato di 3-4 mesi per volta.
Risultato: nel 2050 ci vorranno 3 anni e 10 mesi in più di lavoro per andare in pensione.

Se ora aggiungiamo quella che l'anno scorso è stata definita “finestra mobile” che prevede un anno in più, (un anno e mezzo per gli autonomi), vedremo che siamo passati da poter andare in pensione di vecchiaia nel 2013 con 66 anni e tre mesi (cinque meno per le donne) a poterci andare a 68 anni nel 2030 e a 70 nel 2050.

Il disagio sarà  ulteriormente appesantito per le giovani donne, perchè dal 2020 scatterà  l'altra novità : l'aumento dell'età  per la pensione di vecchiaia che arriverà  ad essere uguale a quello degli uomini nel 2032.

Guardate la foto. E' una previsione. Con l'augurio di poter godere sempre di buona salute, altrimenti, chi ci riesce ad andare a lavorare?

[19 luglio 2011]

P.Pradolin

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La discussione è aperta: una persona ha già commentato

  1. A proposito di pensioni….non solo si andrà in pensione sempre più tardi, ma pare che le donne pensionate siano più povere degli uomini. Noi donne siamo il sesso debole anche in questo?
    Guardate un pò qua cosa si dice…..devo comincaire a preoccuparmi in quanto donna???

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