[20/11] Da una donna che fa politica ci si aspetterebbe una sensibilità diversa da quella maschile, sensibilità spesso letta secondo un pregiudizio o una lente deformante come più aggressiva, o meno attenta ai dettagli e al confronto pacato, al dialogo.
Ci aspetteremmo che comprenda maggiormente il valore del rispetto della persona. E che quindi non si accodi alla politica del fango, ma faccia una politica propositiva e concreta. Questa la mia riflessione “a freddo” dopo la recente occasione offerta dalla capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Provinciale di Venezia, che è stata protagonista di una clamorosa gaffe, convocando una conferenza stampa proprio prima dell’ultimo Consiglio per denunciare un ennesimo episodio di sperpero di denaro pubblico, di cui sarei stata responsabile.
L’occasione, un viaggio istituzionale all’Expo di Shanghai lo scorso giugno, dove Venezia era fra le poche città (forse la sola con Bologna) ad avere uno stand proprio, espressione del Comune e della Provincia, con un proprio padiglione che ha raccontato agli amministratori cinesi una serie di straordinari progetti – per noi della Provincia l’Isola di Servolo e la Venice International University – e dove io avrei speso qualcosa come 14mila euro per cinque giorni di permanenza, alloggiando in una suite da quasi 3mila euro a notte.
In realtà la consigliera del pd ha preso un’incredibile cantonata in quanto, sulla base delle fatture, erano stati spesi sì 14.605 per il soggiorno, ma non in euro bensì in yuan, la valuta cinese, per cui a 14.605 yuan corrispondono 1.875 euro. Che, sommati alle spese del volo aereo, fanno 3.763 euro.
Questo è stato il costo di una trasferta internazionale del presidente della Provincia di Venezia.
Non voglio nemmeno soffermarmi sulla superficialità dimostrata nel leggere il documento, trasparente, accessibile, legittimo, quanto su questo modo vigliacco di fare politica.
Una politica che invece di guardare ai fatti cerca di sbirciare dal buco della serratura delle vite altrui, per cercare qualcosa che non va.
Ne è prova il fatto che la signora si è soffermata non (semmai) sulle spese del volo, ma su quelle dell’alloggio, immaginando chissà quale suite, e che la stanza dell’albergo invece di essere stata utilizzata per un viaggio istituzionale fosse stata in realtà una sorte di alcova.
Francamente da una donna un simile colpo basso non me la sarei davvero aspettato. Una donna con i peggiori difetti degli uomini, che oggi vedono con troppa esuberanza escort e illeciti nei propri avversari politici.
È questo un esempio di politica che, al di là delle posizioni ideologiche, voglio respingere nella maniera più ferma. Anche perché la presenza delle donne in politica abbia un senso, aldilà del genere, ma anche in forza del loro essere donne.
(*) Presidente della Provincia di Venezia