Quando la finzione sembra più vera del reale. E’ quello che è accaduto un paio di giorni fa per la promozione del nuovo film di Antonio Albanese “Qualunquemente” a Milano, Roma, Napoli, Bologna e Bari, dove sono stati allestiti dei gazebo “elettorali” con tanto di staff a distribuire poster, volantini e spillette.Davanti al bancone due modelle imparruccate posano con i passanti, invitati a firmare per il sostegno di Cetto La Qualunque.
Il film uscirà nelle sale il 21 gennaio e “Siete tutti invitati a votare Cetto La Qualunque, candidato unico per le primarie di sinistra, destra, centro, sotto e sopra”. La trovata per promuovere la pellicola non solo ha coinvolto i passanti ma li ha talmente convinti a “votare” il personaggio interpretato da Albanese, che molti si sono detti realmente interessati a sostenerlo nel caso decidesse di candidarsi alle prossime elezioni.
Cetto è un politico calabrese perverso e depravato con un disprezzo verso la natura, la tradizione e le donne, che considera come oggetti. Si profetizza come un innovatore e promette sempre ai suoi immaginari potenziali elettori grande abbondanza di pilu (termine dialettale per indicare le donne).
Nel film il personaggio di Albanese si candida contro l’onesto De Santis con il quale disputerà la poltrona di sindaco.
Una parodia della figura del politico corrotto, narcisista e maschilista portata talmente all’estremo da risultare comica e conquistare chi ha affermato, più e meno scherzando, che lo voterebbe veramente. Perché il personaggio di Albanese colpisce positivamente grazie al potere della risata, e tra le motivazioni di chi lo vorrebbe al governo, nella finzione o nella realtà , vi è l’apprezzamento di questa sincerità sfacciata ma genuina, impossibile da ritrovare nei nostri uomini politici.
[17 gennaio 2011]
Mattia Cagalli