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Punta la pistola ‘sugli attributi’ del tabaccaio e si fa consegnare l’incasso, ma i carabinieri risalgono ai ladri

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I carabinieri di Verona hanno arrestato un milanese di 55 anni e un siciliano di 28 anni ritenuti responsabili di aver commesso una rapina ai danni di una tabaccheria della provincia di Verona utilizzando una pistola semiautomatica per minacciare il titolare di 50 anni, costretto a dare l’incasso della giornata.

I rapinatori si sono presentati davanti l’obiettivo con un’auto e una moto e mentre il più giovane fungeva da palo, rimanendo all’interno del mezzo in attesa che il complice portasse a termine il delitto, il milanese, già arrestato in passato, sceso dal motociclo è entrato nel negozio calzando dei guanti bianchi e nascondendo il volto con un casco da motociclista.

Dopo aver estratto la pistola, l’ha puntata all’altezza dell’inguine del titolare del tabacchi, intimandogli di consegnare l’incasso.

Avuto parte dei soldi, si è diretto verso la cassa e ha preso altri contanti, ma proprio i guanti bianchi e il casco utilizzati dal rapinatore lo hanno tradito.

Un militare, infatti, aveva partecipato all’arresto del rapinatore e si è ricordato che anche in quella circostanza, allorquando lo aveva fermato a bordo di un’autovettura nel baule aveva con sé un casco e dei guanti bianchi simili a quelli utilizzati per la rapina.

Da lì sono partite le indagini che hanno consentito di scoprire il complice e di trovare l’autovettura e la motocicletta utilizzate durante la rapina.

Tutti gli elementi raccolti dai carabinieri hanno consentito al pubblico ministero di richiedere un’ordinanza di custodia cautelare in carcere che è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Verona.

I due adesso sono detenuti nella casa circondariale di Montorio in quanto accusati di rapina aggravata in concorso e porto abusivo di armi.

Redazione

[11/12/2013]

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