Si sono concluse da poco, alla presenza del sindaco Giorgio Orsoni, del governatore del Veneto Luca Zaia e del Ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi, le prove di sollevamento delle paratoie del Mose.
Dopo 10 anni di lavori, alle 15 circa di oggi, sono state alzate le 4 delle 78 paratoie, distribuite nelle tre bocche di porto. La prima paratoia ad emergere dall’acqua è stata la numero 7. Poi, a sette minuti circa l’una dall’altra, la 6, la 5 e la 4.
Le barriere, larghe 20 metri e alte da 18,6 a 29,6 metri, a seconda del posizionamento, funzionano ad aria compressa. Sul fondo sono piene d’acqua e al momento in qui scatta l’allarme (quando l’acqua alta supera i 110 centimetri) viene immessa l’aria che espelle l’acqua e le fa galleggiare. A fare da perno, le cerniere, che collegano la paratoia al cassone, posto sul fondo lagunare.
«Non abbiamo dubbi sul fatto che le paratoie del Mose tengano il sistema». Aveva assicurato in precedenza il direttore generale del Consorzio Venezia Nuova, Hermes Redi, che in mattinata ha illustrato a un centinaio di giornalisti, anche stranieri, il meccanismo delle quattro paratoie.
Gli addetti alla stampa, imbarcati alla Marittima, hanno prima raggiunto Malomocco (Santa Maria del Mare), visitando il cantiere dove sono stati costruiti i cassoni (11 blocchi in calcestruzzo da 22 mila tonnellate) per poi proseguire la visita nel pomeriggio e vedere da vicino il sollevamento delle paratoie.
«L’obiettivo tassativo è il completamento dell’opera entro il 2016». Parole del ministro Lupi, che ha assicurato un finanziamento di altri 400 milioni euro inclusi nella legge di stabilità 2014 e che serviranno per le manutenzioni future. «In più ci saranno anche le risorse per fare andare i lavori fino al termine della realizzazione.»
Non sono però mancate le proteste. Alla Zattere, alcuni appartenenti ai comitati No Grandi Navi, No Mose e Laboratorio Morion, hanno manifestato il loro dissenso, in particolare hanno criticato il ministro Lupi, che hanno detto, dovrebbe invece: “preoccuparsi di dare immediate risposte alla nostra comunità che chiede con forza l’allontanamento delle Grandi Navi dalla Laguna: riconvocare il vertice di governo e decidere subito sulle alternative”.
La cerimonia si è però svolta lo stesso nonostante le proteste degli ambientalisti e di alcuni esponenti politici, graziata anche da un bel sole pomeridiano.
Alice Bianco
[12/10/2013]
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Il turismo è come tutti sanno una fonte di denaro per tutte le attività.. senza il Mose, le polemiche sarebbere diversamente sparse..
Per forza c è la crisi!I soldi li buttano a mare!!E i vecchi dentro con la testa a rovistare tra i rifiuti il cibo.