La cronaca della protesta dei forconi non porta solo aggiornamenti sui disagi, ma anche purtroppo eventi di cronaca nera.
La voce era cominciata a circolare nella tarda mattinata di ieri tra gli attivisti che presidiavano l’uscita del casello autostradale dell’A4 di Montecchio Maggiore, ma conferme ufficiali ancora non ce n’erano.
Poi sono arrivate anche quelle, così era diventato ormai certo il suicidio di un imprenditore di 50 anni di Arzignano, trovato impiccato nella sede della sua azienda.
Claudio Dalla Valle il suo nome: «Era qui a manifestare fino a martedì, non ci possiamo credere, non può essere» sono i commenti sconvolti dei ‘compagni di protesta’ che presidiano ancora la postazione.
La vittima, l’ennesima vittima di una strage seriale causata anche se non soprattutto dalla crisi economica, era un uomo che si era fatto da solo. Da giovane aveva aperto col fratello una piccola azienda che si occupava con successo di giardinaggio e di sfalcio dell’erba, tanto che lavorava anche per enti pubblici.
Da quando era venuto a mancare il fratello, circa un anno fa, nonostante l’uomo si prodigasse, faceva fatica a tirare avanti. E così, alla fine, ha scelto di uccidersi.
«Manifestiamo per chiedere al governo un alleggerimento del peso fiscale che sta strozzando migliaia e migliaia di piccoli imprenditori, per chiedere uno Stato che metta in campo le risorse necessarie a offrire un sostegno psicologico a chi è depresso. Oggi uno di noi si è ucciso, uno dei tanti, tra noi, che non ce la fa ad andare avanti» urlano oggi i manifestanti perchè almeno non sia morto invano.
Giorgia Pradolin
[12/12/2013]
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