Il Pil dell’Italia preoccupa ancora, la crescita non c’è e la recessione torna a fare paura. I numeri oscillavano, stando alle previsioni, tra il poco positivo e il poco negativo, invece è un uscito un decisamente negativo.
Il Prodotto interno lordo nel secondo trimestre 2014 è sceso ancora dello 0,2% rispetto al primo trimestre, quando aveva fatto registrare un altro dato negativo, il meno 0,1%.
Peggiore la diminuzione su base annua: meno 0,3%.
Questi sono i dati impietosi dell’Istat.
Insistenti le voci che parlano di una manovra a settembre, mentre Pier Carlo Padoan, ministro dell’Economia, ribadisce: «Dietro l’angolo non c’è nessuna manovra».
Il calo del Pil, spiegano all’Istat, è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto in tutti e tre i grandi comparti di attività economica: agricoltura, industria e servizi.
Duro il commento di Beppe Grillo : «Altro che crescita e ripresa. L’Italia è in piena recessione. Il vero gufo è Renzi». Ancora più dura Giorgia Meloni (Fdi-An) che su Facebook non usa mezze misure:«Renzi la smetta di dire boiate: l’Italia è in ginocchio e milioni di italiani non riescono ad arrivare a fine mese».
Raffaele Bonanni (Cisl) constata: «Gli 80 euro non sono stati sufficienti a incrementare i consumi: serve un taglio vigoroso delle tasse».
Redazione
[07/08/2014]
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