Il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, è intervenuto oggi alla conferenza stampa organizzata a Palazzo Moroni, sede del Comune di Padova, sulla proposta di legge regionale in materia urbanistica ed edilizia, quel “Piano casa” in discussione in questi giorni in Regione. Un incontro con la stampa cui hanno partecipato, fra gli altri, oltre al sindaco di Padova, anche quelli di Treviso, Vicenza, Belluno e, collegato telefonicamente, anche il collega di Verona.
“Volevamo testimoniare il nostro imbarazzo – ha detto Orsoni – di fronte all’ottusità nell’affrontare i temi urbanistici. Ci preoccupa il disordine che questa normativa sta inserendo. Incentivi dispensati alla cieca, che escludono di fatto la possibilità di governare la pianificazione e il controllo del territorio. Con questi incentivi si costruiranno dei mostri, dei bubboni sull’edilizia esistente che sconvolgeranno l’armonia dei nostri centri storici”.
“Conseguenze devastanti – ha aggiunto il sindaco di Venezia – potrebbe avere, solo per fare un esempio, il superamento della normativa sulle distanze fra edifici. Penso, ancora, alla prevista possibilità di aumentare le volumetrie dei capannoni industriali, aggredendo ancora una volta il paesaggio agricolo e la pianificazione dei territori, e questo proprio quando la campagna veneta è invasa da capannoni vuoti”.
“I Comuni non sono un ostacolo allo sviluppo – ha detto ancora Orsoni – ma se messi nelle giuste condizioni sono l’incentivo primo. Abbiamo progetti e aree a disposizione. I Comuni non devono essere bypassati, ma messi nelle condizioni di operare. Penso al nostro Pat, uno strumento adottato dal Consiglio comunale di Venezia un anno fa e fermo, da allora, proprio in Regione. Siamo convinti che il settore dell’edilizia vada aiutato, ma non possiamo accettare una deregolamentazione selvaggia. Il Veneto ha bisogno di una legislazione che incentivi la rottamazione e la riqualificazione dell’edilizia dei nostri centri, la Regione deve porsi come il facilitatore dei processi, attraverso la semplificazione delle procedure e l’attivazione di incentivi. Così facendo non si aiuta nessuno”.
“Mi auguro – ha concluso Orsoni – che ci siano margini di intervento e di profonda modifica di questo progetto di legge. Siamo certi che la sensibilità del Consiglio regionale sia tale per non ignorare questo grido di dolore rivolto indistintamente a tutti i consiglieri che rappresentano il Veneto, nella sua totalità”.
Redazione
[23/11/2013]
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Ma con quale coraggio i sindaci oggi criticano la Regione per il nuovo Piano Casa?? gli scempi che denunciano esistere nelle proprie città di chi sono figli? Chi ha controllato l’urbanistica dei comuni fino ad oggi’ La verità? è che per la prima volta si toglie dalle mani degli amministratori…, POLITICI, il potere di dare e/o togliere! Tacciano perché hanno perso una buona occasione per far bella figura.