La riforma per i dipendenti pubblici firmata dal ministro Marianna Madia dovrebbe arrivare questa settimana in consiglio dei ministri, probabilmente sotto forma di un decreto e un disegno di legge-delega.
Tra le tante novità, per i dipendenti pubblici staffetta generazionale in arrivo, col pensionamento dei dipendenti più anziani, soprattutto tra i 280 mila dirigenti della Pubblica amministrazione, per fare posto ai più giovani.
Il ministro Madia ha annunciato «un processo di riduzione non traumatica dei dirigenti e, più in generale, dei dipendenti vicini alla pensione, per favorire l’ingresso di giovani». Un’operazione, che potrebbe essere attuata forse anche ripristinando il vecchio «esonero di servizio» (sospensione dal lavoro nei 5 anni precedenti il momento di andare in pensione con 40 anni di anzianità contributiva), che «non vuole mettere in discussione gli equilibri» della riforma Fornero, e che garantirebbe, grazie allo sblocco delle assunzioni, un rinnovamento ma anche un risparmio complessivo dato dalla differenza tra gli stipendi attualmente pagati e quelli dei neoassunti, al netto della spesa per le pensioni erogate in anticipo.
Previsti anche spostamenti di personale, superando quella che Madia chiama «l’attuale ingessatura del sistema». La mobilità deve consentire spostamenti di personale, sia tra i diversi comparti della P.a. sia tra diversi livelli amministrativi. Sarà definito un allineamento delle diverse tabelle retributive e degli inquadramenti.
Redazione
[28/04/2014]
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