[09/10] La cultura come forma di solidarietà è la chiave di lettura del successo di “Ad Alta Voce”, manifestazione che si è svolta tra orti e aree industriali, in vaporetto, in carcere con protagonisti come Stefano Benni, Lucia Poli, Carlo Mazzacurati e Beatrice Bortolozzo
Sono stati oltre 1.300 gli spettatori in ascolto tra orti e aree industriali, in vaporetto, nello squero di San Trovaso, in carcere, in una casa alloggio per ammalati di Aids, all’ex Distretto militare, in Piazza Ferretto e in molti altri luoghi di Venezia e Mestre. E’ il bilancio, subito prima dell’evento finale in programma alle 18 al Teatro Toniolo, della giornata “Ad alta voce”, che oggi ha portato circa trenta scrittori, attori, poeti, protagonisti dell’impegno civile a leggere in luoghi insoliti di Venezia e Mestre.La manifestazione, promossa da Coop Adriatica in collaborazione con il Comune di Venezia, sostiene l’attività di Ausilio per la cultura, con la quale i soci Coop volontari consegnano libri a domicilio a persone anziane e disabili. Un appuntamento al quale quest'anno, in occasione dei 10 anni dalla nascita, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha voluto conferire la propria medaglia di rappresentanza.
“Ad Alta Voce ha unito anche quest’anno la cultura alla solidarietà , promuovendo la lettura come forma di impegno civile, di legame con i luoghi e con le memorie delle persone e delle comunità – sottolinea Marco Gaiba, direttore delle Politiche Sociali di Coop Adriatica. – Desidero ringraziare tutti i soci volontari che hanno reso possibile questa giornata, oltre agli scrittori, gli attori e coloro che hanno prestato la propria voce, e quanti ci hanno ascoltato”.
La giornata si è aperta al Bio-orto Angelo Raffaele con un omaggio a Mario Rigoni Stern e a Luigi Meneghello da parte degli attori Filippo Tognazzo e Marica Rampazzo, accompagnati alla fisarmonica da Ivan Tibolla, e dove lo scrittore Giuseppe Culicchia, ha letto brani da “Fahrenheit 451” di Ray Bradbury e da “Le mosche del capitale” di Paolo Volponi.
Tra gli appuntamenti della mattina, uno dei più seguiti e emozionanti è stato quello a piazza del Mercato a Marghera, alle 11, dove sono state ricordate le “morti bianche” del Petrolchimico di Porto Marghera. Qui Beatrice Bortolozzo ha letto brani del padre Gabriele, oggi scomparso, che con le sue denunce al giudice Casson ha dato origine al processo Montedison-Enichem. Con lei il giornalista Maurizio Dianese, che ha pubblicato nel 2003 “Petrolkiller”, e gli attori Vasco Mirandola e Antonino Varvarà , hanno scelto di leggere “L’inverno di Frankie Machine” di Don Winslow, la poesia di Pier Paolo Pasolini “Vittoria”, e alcuni brani tratti da “Il bar sotto il mare” di Stefano Benni.
Sempre alle 11, all'antico Squero di San Trovaso, un’ottantina di persone e tanti passanti hanno ascoltato Matteo Luzza, testimone dell’attività di Libera in Calabria, l'attrice Debora Mancini con brani dai diari di Matilde Manzoni, Vaslav Nijinsky e Eric Satie, la doppiatrice Emanuela Rossi, voce italiana di Michelle Pfeiffer, che ha recitato “Tre uomini in barca” di Jerome K. Jerome, e Antonio Scurati, che ha scelto “Il sergente sulla neve” di Mario Rigoni Stern.
Alle 11, il duo comico I Papu ha regalato un sorriso agli abitanti della casa alloggio Amelia che ospita persone malate di Aids (evento chiuso al pubblico), leggendo brani dei fratelli Marx, dei Monty Python, e da “Mistero buffo” di Dario Fo. Alle 11,17, da Piazzale Roma è partito il vaporetto colmo di spettatori venuti a seguire la prova d’attore di Ivano Marescotti, che ha letto brani Raffaello Baldini, Cesare Zavattini e Thomas Bernhard.
“Moby Dick” di Melville ha risuonato alla Collezione Peggy Guggenheim nelle letture dello scrittore Stefano Benni; le attrici Mariella Valentini e Lucia Poli, hanno letto rispettivamente Agota Kristof e Anna Banti. Francesco Pannofino, voce italiana di George Clooney, ha recitato “Davanti San Guido” di Giosué Carducci.
Nel pomeriggio gli incontri si sono spostati a Mestre. Alle 15.30, a piazzetta San Francesco, si sono svolte le letture per bambini, tratte da Calvino e Ascanio Celestini, degli attori Susi Danesin e Gaetano Ruocco Guadagno.
Alle 16 c'erano circa 200 persone all'appuntamento alla futura sede del Museo del Novecento M9, dove l'attrice Debora Mancini ha letto brani di “Fahrenheit 451”, lo scrittore Vitaliano Trevisan di “La passeggiata” di Robert Walser, Antonino Varvarà da “Conversazioni in Sicilia” di Elio Vittorini e Mariella Valentini “Vendetta” di Agota Kristof.
Alle 17 lo storico Sergio Barizza ha parlato di piazza Ferretto, dal cui balcone si affacciò Garibaldi, e dove gli attori Marzia Bonaldo, Paolo Esposito ed Enrico Vanzella hanno letto brani dallo spettacolo “Città sulle barricate”, lettere e testimonianze sui moti risorgimentali in Veneto, mentre Vasco Mirandola ha dato voce ad alcune poesie di Wislava Szimborska, premio Nobel per la letteratura nel 1997.
Molto seguiti, quest’anno, anche i quattro prologhi dei giorni scorsi, con Carlo Mazzacurati al Centro Culturale Candiani, Vasco Mirandola alla Casa Circondariale di Santa Maria Maggiore e, ieri, Roberto Citran alla Basilica dei Frari.
La tappa veneziana di “Ad alta voce” si concluderà alle 18 al Teatro Toniolo, con il Saluto finale condotto da I Papu, la regia di Elia Romanelli e Mattia Berto, con l’accompagnamento musicale di Ivan Tibolla e Riccardo Terrin. Sul palco le letture di Stefano Benni, Roberto Citran, Ivano Marescotti, Vasco Mirandola, Francesco Pannofino, Lucia Poli, Antonio Scurati e un volontario di Ausilio per la Cultura.
