ITALIA | Come molti avevano previsto, non è stato nemmeno necessario aspettare le 'riforme Fornero'. I nuovi tagli della 'ministra di ferro' del governo Monti non sono ancora entrati a regime e già ora in pensione ci si va sempre meno: nei primi nove mesi di quest'anno il numero delle nuove pensioni erogate è crollato del 35,5%, rispetto allo stesso periodo del 2011.Tutto ciò soprattutto a causa degli effetti delle riforme dei governi precedenti che, avendo spalmato i provvedimenti, dovevano ancora dare i loro frutti. Lo stesso scostamento si può dire del mondo del lavoro privato: in poco tempo è salita di circa un anno l'età media di chi prende la pensione.
Ripercorrendo la storia, si ricorderà il provvedimento delle norme «scalino» del governo di centro-sinistra, quando il ministro competente era Cesare Damiano. L'introduzione poi della «finestra mobile» prevista dalla riforma del ministro di centro-destra Maurizio Sacconi.
Come si sapeva, ma si guardavano bene dal ricordarcelo, i conti sono già a posto, prima dell'entrata a regime delle riforme Fornero: «I numeri confermano che il sistema è in sicurezza» ha dichiarto Antonio Mastrapasqua, presidente dell'Inps.
Tra gennaio e settembre i nuovi assegni liquidati dall'Inps (compresi quelli dell'ex-Inpdap) sono stati quasi 200 mila, contro i quasi 310 mila dello stesso periodo del 2011, con un calo, appunto del 35,5%.
Gli effetti della riforma Fornero si sentiranno invece a partire dal 2013, quando si esaurirà la gran parte delle uscite in base alle vecchie regole.
Mario Nascimbeni
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[22/10/2012]
titolo: PENSIONE ? NON SI VA PIU' | Crollo delle domande nel 2012
foto: TOTTI (REPERTORIO)