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Patrizio Cuccioletta, presidente Magistrato alle acque di Venezia, vuota il sacco

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Patrizio Cuccioletta presidente Magistrato alle acque Venezia

Imbarazzante. Difficile trovare altri termini alla lettura dei verbali degli ultimi atti dell’indagine sullo scandalo del Mose.
Patrizio Cuccioletta, settantenne ingegnere romano che fino al 31 ottobre 2011 è stato presidente del Magistrato alle acque di Venezia, ora parla, e i riflettori sono puntati su di lui.

Mazzette, un fiume di denaro, incarichi dati al fratello architetto, l’assunzione della figlia sollecitata e ottenuta, vacanze, cene, viaggi. Tanto pagava il Consorzio Venezia Nuova attraverso Mazzacurati.

Patrizio Cuccioletta, presidente del Magistrato alle acque di Venezia, parla e conferma tutto, parlando anche del suo predecessore, Maria Giovanna Piva, già arrestata il 4 giugno.

«Mazzacurati mi disse che mi avrebbe dato una somma di circa 200 mila euro all’anno (gli inquirenti gliene contestano 400, ndr) e che alla fine del mio mandato mi avrebbe versato anche un riconoscimento finale ammontante ad alcuni milioni di euro».

«Io imbarazzato accettai quanto mi fu promesso e sin da subito iniziai a ricevere un paio di consegne di denaro all’anno effettuate dai suoi più stretti collaboratori.

Arrivò il giorno del collocamento a riposo e fu una scelta decisamente felice. «Dopo il mio pensionamento ricevetti su un conto estero l’accreditamento di somme per quasi 500 mila euro. Rappresentava il riconoscimento finale promesso da Mazzacurati».

«Ammetto di aver ricevuto altri favori quali il pagamento di cene, di vacanze e di aver sollecitato a Mazzacurati incarichi a mio fratello Paolo (architetto, contratto da 40 mila euro con il Consorzio, ndr) e l’assunzione di mia figlia».

Cuccioletta, in cambio, non alzava mai un dito di fronte alle scelte del Presidentissimo, il quale aveva anche piazzato i suoi uomini negli uffici del Magistrato. «Corrisponde al vero, all’interno lavoravano dipendenti del Cvn», dice.
Si era creata così una situazione nella quale chi doveva controllare collaborava con chi doveva costruire il Mose.
«Ammetto che i collaudatori del Mose erano stati quasi sempre scelti da Mazzacurati: in realtà le nomine le facevo io ma su sua indicazione e pressione, con una effettiva coincidenza tra il soggetto controllato e colui che nominava il collaudatore».

«Da queste nomine dipendeva, o comunque anche da loro, la continuità dei finanziamenti del Consorzio Venezia Nuova».

Patrizio Cuccioletta, presidente Magistrato alle acque di Venezia, con questa confessione è tornato a casa e cercherà un accordo con la giustizia.

Redazione

[19/06/2014]

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2 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. PER PRIMA COSA DAREI MANDATO ALLE FORZE DELL’ORDINE TUTTE QUELLE A DISPOSIZIONE CON ROGATORIE INTERNAZIONALI PER TUTTI I DIPENDENTI DEL CVN IL CONTROLLO BANCARIO CHE PAGASSERO STI M*****TTI,
    MA COME SEMPRE SPUNTERà UNA NUOVA COMMISSIONE D’INCHIESTA CHE COME AL SOLITO INSABBIERA IL TUTTO

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