CALCIO/Partita rubata all' Inter, con Rocchi 4 punti in 5 gare. Le statistiche, si sa, non dicono molto, ma fa sempre un certo affetto rileggerne le sintesi. L' Inter, nelle ultime cinque partite in cui ha diretto l'arbitro Rocchi, ha raggranellato la miseria di quattro punti. Questo il dettaglio: Chievo 2 Inter 1 (21 novembre 2010), Inter 3 Napoli 1 (6 gennaio 2011), Brescia 1 Inter 1 (11 marzo 2011), Parma 2 Inter 0 (16 aprile 2011), Inter 0 Napoli 3 (1 ottobre 2011). Niente verità assolute, per carità , soltanto una lettura originale di un determinato fenomeno.
Ieri a San Siro nel primo tempo la squadra di Ranieri era una macchina da calcio perfetta che solo una serie di interruzioni e penalizzazioni immotivate poteva mandare in crisi.
La tesi è confermata dai commenti degli interessati nel post-partita. Comincia da Julio Cesar: “L'arbitro ha sbagliato davvero troppo. Io non mi lamento mai degli arbitri ma oggi è stata una cosa vergognosa e sono stato anche ammonito. Non c'era rigore, poi c'era Campagnaro entrato in area, non si può così, bisognava ripetere. Davvero peccato perché era una bella atmosfera, una bella partita, con un primo tempo bellissimo ma lui ha distrutto tutto. L'ammonizione su Obi era ridicola…”
Ma vediamoli questi errori di Rocchi:
durante una normale fase di gioco Obi viene ammonito per un fallo che molto probabilmente non c'era neanche;
prima dello scadere del primo tempo sempre Obi ferma con un contrasto, che in molti campionati viene considerato lecito, Maggio che sta per entrare in area, ma il fallo è ben fuori come dimostra l'immagine di inter.it: rigore per il Napoli e espulsione per Obi. Inter in 10;
Julio Cesar para il rigore con tuffo sicuro alla sua sinistra, nulla può però sulla pronta ribattuta di Campagnaro che tira in rete raccogliendo la respinta. Campagnaro entra in area, assieme ad altri interisti che restano, però, ininfluenti, ben prima del calcio di rigore. E', quindi in privilegiata e scorretta posizione per raccogliere la respinta del portiere;
Ranieri espulso per proteste deve lasciare la panchina.
Molti tifosi interisti hanno visto in questa sequela di errori a senso unico un disegno per fare vincere il Napoli. E' durissimo il giudizio, alla fine, di Claudio Ranieri su Rocchi “Ha condizionato la partita: questi ragazzi non dovevano esser castigati. L'arbitro ha sbagliato tutto. Mi sono avvicinato all'arbitro dicendogli 'prego Dio che tu abbia ragione, per me hai sbagliato tutto'. Quando sono rientrato negli spogliatoi mi è stato detto che ero stato espulso. L'ho criticato civilmente e lui mi ha messo fuori, sbagliando come ha sbagliato con Obi. E' logico poi che ci siamo innervositi, tutto il lavoro è stato compromesso non per colpa nostra ed è chiaro che ci si arrabbi, siamo uomini con il sangue nelle vene”.
Per Moratti Rocchi si è inoltre comportato male con Ranieri: “Non ha avuto nemmeno il coraggio di mandarlo fuori quando era in campo, ma gliel'ha mandato a dire negli spogliatoi. Io credo che fare tanti sforzi per poi trovarsi un personaggio che proprio non è all'altezza del proprio ruolo è una cosa che dà fastidio, ed è un danno grave alla società , e spero che qualcuno faccia qualcosa. Spero di non ritrovarmelo più di fronte perchè molto sinceramente è una persona che mi ha e ci ha danneggiato tantissimo. È stato terribile oggi, terribile”.
“Il Napoli, per conto mio, è una bellissima squadra, e non ha nessuna colpa di quello che è successo perchè loro hanno fatto la loro partita e l'hanno fatta bene. Ma non possiamo dire se il Napoli ha meritato di vincere perchè si tratta di una partita che a un certo punto, stupidamente, ma molto stupidamente, è stata rovinata anche per loro. Sarebbe potuta anche essere una delle più belle che si potessero vedere allo stadio”.
“Deluso per niente – conclude Moratti -, perchè la squadra ha giocato molto bene. Anzi, mi ha dato molta speranza, quasi una certezza che faremo un campionato molto bello, sia a livello individuale che di squadra. Arrabbiato, beh… alla fine resti deluso per il livello dell'arbitraggio, perchè così testardamente scarso, nel senso che la sua scarsezza è durata per tutti i novanta minuti”.
[04 ottobre 2011]
Mario Nascimbeni
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