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Parte il restauro della pavimentazione delle Procuratie Nuove

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[19/09] Via al progetto definitivo per la sistemazione della pavimentazione delle Procuratie Nuove. Redatto dalla Direzione Progettazione ed Esecuzione Lavori del Comune – progettista l’arch. Martina Meng, responsabile unico del procedimento l’arch. Roberto Benvenuti – il progetto, approvato dalla Soprintendenza per i Beni architettonici, prevede due tipologie di intervento: il restauro dei tratti maggiormente dissestati, tanto da configurare pericolo per la pubblica incolumità , e l’allestimento, tra due campate, di un cantiere sperimentale, preliminare alla stesura di un progetto complessivo di risistemazione della pavimentazione, che sarà  coordinato dalla Soprintendenza.

 

Il pavimento delle Procuratie Nuove – con una lunghezza di 136 metri e una larghezza di 4,40 per una superficie totale di 600 metri quadrati – è stato realizzato con due tipi di marmo, il Biancone di Verona e il Rosso di Cattaro, ambedue normalmente non utilizzati per pavimenti all’aperto: la relazione progettuale afferma che la continua sollecitazione di un enorme flusso pedonale e fenomeni di erosione del sottofondo a causa delle acque alte sono la causa di cedimenti e sprofondamenti del pavimento, fessurazioni e fratture delle lastre con lacune e perdite di parte degli elementi, con conseguenti dislivelli con rischio di caduta delle persone.

L’intervento prevede il restauro delle lastre danneggiate e la loro sistemazione su uno strato di geotessuto, sabbia di fiume, sottofondo e letto di posa.
I lavori saranno eseguiti campata dopo campata, in modo da consentire la fruizione del porticato e l’accesso agli esercizi commerciali, con il minor disagio possibile alla circolazione pedonale.

Il cantiere sperimentale servirà  per conoscere le tecnologie costruttive delle sottofondazioni e della pavimentazione, e le reti sottopavimentali, e per ricercare la presenza di eventuali cunicoli responsabili dei cedimenti strutturali.

L’intervento è finanziato per 300 mila euro – 240 mila per i lavori, 60 mila per rilievi, indagini, imprevisti, Iva – con fondi della legge speciale per Venezia.

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