Veri e propri attimi di paura ieri in un’aula del tribunale di Padova, quando un ex commerciante, che si trovava lì per aver fatto opposizione ad una multa di 200 euro per incauto acquisto di alcune attrezzature, ha estratto dalla tasca una corda ed ha minacciato di togliersi la vita infilandosela al collo.
Nell’aula, che al momento ospitava le udienze quotidiane del giudice Nicoletta De Nardus, l’imputato, che era in visibile stato d’ira e disperazione, ha impugnato il cappio minacciando tutti di volersi suicidare se il giudice non fosse stato clemente con lui.
Sono immediatamente intervenuti, per bloccarlo, un ufficiale giudiziario, un cancelliere ed alcuni avvocati, che hanno così scongiurato il tragico gesto.
L’uomo, un ex commerciante sessantenne di Padova, multato, accusato e consapevolmente colpevole di aver comprato merce in modo incauto, per poter così risparmiare e far fronte ai debiti contratti con fornitori ed Inps, sin dall’inizio della sua udienza aveva mostrato dei segni di squilibrio, non voleva sedersi e aveva imbastito un discorso per poter raccontare il suo disagio, di negoziante ormai sul lastrico.
Il giudice De Nardus lo ha ascoltato, finché non ha visto spuntare nelle mani dell’uomo quel pezzo di corda. La dottoressa ha promesso di studiare con più attenzione il suo caso, in attesa della prossima udienza fissata per il 10 luglio.
Redazione
[21/03/2014]
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