VENEZIA | I gran dottori non entreranno tra i gran signori. Nonostante il voto notturno a Palazzo Moroni, Padova non entrerà subito a far parte della Città metropolitana di Venezia. Almeno per ora. Stessa sorte anche per i dintorni, Cadoneghe, il primo Comune che voleva unirsi alla Serenissima, e per Rubano, Montegrotto, Villanova, Massanzango, Trebaseleghe.
Cartellino rosso, tutti in panchina a studiare lo schema di gioco.Pare che il governo non abbia più intenzione di procedere con questo “assemblamento” e voglia congelare l'allargamento della città metropolitana, sia per un motivo politico (l'opposizione sia da parte del Pdl che dell'Udc) sia per più di un motivo tecnico: la legge dice che per voler entrare a far parte della Città metropolitana serve una deliberazione del consiglio comunale e Padova l’altra notte ha approvato, alla fine, una mozione. Inoltre, sulle richieste dei municipi serve il parere della Regione, che non c'è ancora.
Senza dimenticare i termini: anche concedendo una proroga, mancano gli altri requisiti.
La partita quindi è ancora aperta e si pronuncerà il Consiglio dei Ministri. Le province di Vicenza e di Verona non si toccano, perché rispettano i criteri della superficie e della popolazione, l'orientamento del governo sarebbe di salvare anche Belluno, quindi rimangono in sospeso le altre. Le combinazioni possibili, al momento, sarebbero queste: la provincia di Padova potrebbe essere accorpata a quella di Treviso e Rovigo a quella di Verona. Altre ipotesi vedono Rovigo con Padova e Treviso oppure Treviso assieme a Vicenza e Rovigo con Padova.
Giorgia Pradolin
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[31/10/2012]
titolo: PADOVA NON VA CON VENEZIA | Patavini fuori dalla Città Metropolitana
foto: VENEZIA (REPERTORIO)