Il 25 marzo, data storica della fondazione di Venezia, 9 mila firme vengono depositate in Regione dai promotori del quinto referendum separatista per l’autonomia di Venezia e Mestre.
«Puntiamo a fare il referendum per il Comune di Venezia e il Comune di Mestre prima delle elezioni amministrative del 2015, quando vorremmo votare per due sindaci», hanno detto ieri i comitati promotori del referendum.
Ma sul referendum per la separazione mette un stop il sindaco Orsoni: «Tra un referendum e un altro devono passare 10 anni – dice il sindaco – quest’anno termina la moratoria ma le firme sono state raccolte prima, sono quindi inefficaci». La replica però dice che tra una referendum e l’altro devono passare dieci anni, non per la raccolta di firme per la sua promozione.
I comitati promotori hanno raccolto le firme per il referendum tra il 26 settembre e il 22 marzo, e i numeri darebbero loro ragione: vi sono 2 mila firme in più rispetto a quanto prevede lo Statuto regionale per l’indizione di un referendum.
Il sindaco Orsoni è sicuro che i Comitati separatisti esprimano l’opinione di una minoranza della città. «Non hanno valutato gli interessi del territorio e le norme della città metropolitana», sottolinea. In realtà i promotori sono favorevoli alla Città metropolitana, all’interno della quale — dicono — Venezia e Mestre saranno due Comuni distinti al pari di Spinea, Mira, San Donà.
Redazione
[25/03/2014]
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