Tragica scoperta quella avvenuta lunedì mattina in una villetta di Oriago di Mira (Ve). Una donna e suo padre si sono diretti al capanno degli attrezzi della casa di lei per cercare un arnese che serviva all’uomo, quando, aperta la rimessa, i due si sono trovati davanti il corpo esanime del marito di lei, appena suicidatosi impiccandosi.
I due hanno provato a togliere il cappio di corda dal collo del 52enne, ma invano, l’uomo era ormai deceduto. Era un artigiano orafo, titolare di un laboratorio e padre di una bambina di 12 anni.
L’orafo aveva accusato già da alcune settimane, che il settore non andava bene, risentendone per la crisi economica, ma la moglie certo non pensava potesse arrivare a tanto.
In famiglia, i parenti avevano cercato di stargli vicino, non c’erano particolari problemi e sebbene avesse un carattere solitario, amava il suo mestiere ed era circondato dall’affetto dei suoi cari. ‘’Scusatemi, vi voglio bene’’, questo quanto scritto sul bigliettino lasciato alla moglie e alla figlia, senza una spiegazione per il fatale gesto.
Moglie e suocero hanno immediatamente avvertito i Carabinieri di Mira, che sono arrivati sul posto insieme ad un pubblico ministero, che escludendo l’omicidio o l’istigazione al suicidio, catalogando l’atto come autolesionistico, ha acconsentito a mettere la salma a disposizione dei familiari.
Alice Bianco
[12/03/2014]
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Eri una persona straordinaria, sempre pronto ad aiutare….hai lasciato un grande vuoto…ti ricorderemo sempre per i tuo gran cuore…ciao