Stanno avvenendo improvvise accelerazioni nelle indagini per l'omicidio di Melania Rea. Dopo il rifiuto del marito Salvatore Parolisi a rispondere alle domande dei PM, ora i giudici “blindano” gli atti del procedimento volendo evitare a tutti i costi fughe di notizie. E' stata disposto, infatti, il divieto di pubblicazione degli atti dell'indagine.
Il divieto è particolarmente significativo, perchè tra poche ore dovrebbero essere consegnate ai giudici le relazioni conclusive dei periti che hanno eseguito gli accertamenti autoptici aul corpo della povera donna. Non sarà dato accesso agli atti, insomma.
Una possibile spiegazione potrebbe stare nel non volere concedere vantaggi a chi dovrà difendersi dall'accusa di omicidio. Nei referti, infatti, potrebbe esserci la prova che inchioda l'omicida e potrebbe essere una strategia metterlo faccia a faccia con essa senza dargli la possibilità di preparare una tesi difensiva venendo a conoscenza della circostanza dalla stampa.
Melania Rea, 29enne di Somma Vesuviana è stata uccisa a coltellate a Ripe di Civitella (Teramo). Ieri si è svolto l'interrogatorio del marito della donna, Salvatore Parolisi, indagato per uxoricidio, che però ha preferito avvalersi della facolta' di non rispondere.
[25 giugno 2011]
p.pradolin