Dopo l’intervento del ministro Annamaria Cancellieri, previsto per oggi pomeriggio al Senato e alla Camera, saranno diversi i pareri contrari. «Rimane l’amaro in bocca per il sospetto che nel nostro Paese le garanzie non siano uguali per tutti e non siano indipendenti dal cognome» dichiara Gianni Cuperlo, Pd.
Nonostante l’opposizione del Movimento 5 Stelle e le critiche di alcuni nel Pd, sono in molti a pensare che la telefonata tra il titolare dell’Interno e la compagna di Ligresti sarà definita “gesto inopportuno”, e così la questione finirà, senza ulteriori conseguenze.
Il ministro Cancellieri userà toni duri e farà chiaramente capire che non ci saranno passi indietro. Per la questione non è previsto nessun voto, oggi, né al Senato né alla Camera. Il ministro chiarirà la sua posizione e seguiranno gli interventi dei gruppi. Ma, oltre ad un generico richiamo ad un comportamento imprudente, non ci dovrebbe essere altro.
Enrico Letta ha sempre appoggiato la Cancellieri e interverrà pubblicamente per chiudere la questione, alla fine. Un’eventuale defezione della Cancellieri, per dimissioni o, peggio, per decisione delle Camere, rappresenterebbe un altro ostacolo grave, probabilmente fatale, per il proseguimento dell’esecutivo.
La ‘sanatoria’ non starà bene al Movimento 5 Stelle, che ha presentato una mozione di sfiducia in Senato. Spiega Riccardo Fraccaro: «Il ministro non può rimanere al suo posto, dopo avere sollecitato la scarcerazione di una sua protetta, esattamente come ha fatto Berlusconi con Ruby». Con il M5S anche l’Italia dei valori: «La Cancellieri è indifendibile», dice il segretario Ignazio Messina.
Paolo Pradolin
[05/11/2013]
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