Pier Luigi Bersani insiste con la sua mano tesa al Movimento 5 Stelle per formare un governo sulla base di un'intesa minima per otto punti programmatici, ma Beppe Grillo scappa tarantolato, al punto che qualcuno comincia a chiedersi:'ma voleva davvero essere eletto?'.
Il fondatore parla di «mercato delle vacche», alludendo a possibili compravendite di nuovi soggetti parlamentari a 5 Stelle, e di «volgari adescatori».
Bersani esclude la possibilità di dar vita a governissimi con il Pdl: «L'ipotesi delle larghe intese non esiste e non esisterà mai». Ma dal leader del M5S arriva un nuovo duro attacco: «Questi hanno la faccia comeil culo. I vertici del pdmenoelle si stanno comportando come volgari adescatori. È il solito modo puttanesco di fare politica. Per attuarlo però ci devono essere persone disposte a vendersi. E il M5S, i suoi eletti, i suoi attivisti, i suoi elettori non sono in vendita. Bersani è fuori dalla storia».
Un tweet ufficiale del Pd respinge ogni addebito: «Nessuna trattativa né calcoli sottobanco».
A questo punto si può provare a capirci qualcosa di più leggendo l'intervista dall'altro leader «ombra» del M5S, Gianroberto Casaleggio, che rilascia al Guardian un'intervista: «Il presidente della Repubblica deciderà a chi affidare il mandato, deciderà se ci sono le condizioni per formare un governo. Noi non vogliamo entrare in quel processo, e se un governo sarà messo insieme, formato da altri partiti, il Movimento 5 Stelle voterà per tutto ciò che costituisce parte integrante del proprio programma».
Dario Fo, che ha rifiutato la candidatura di Grillo a nuovo capo dello Stato, conferma : «Ho parlato con Casaleggio e credo che i grillini non accetteranno mai Bersani». Però il premio Nobel non si dà per vinto: «Beppe deve insistere. Si può fare, se non con Bersani, con un volto nuovo che c'è».
Mario Nascimbeni
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[02/03/2013]