[24/03] Leggo con piacere la lettera del portavoce della ditta Cignoni S.r.l., del 14-04-2010 (https://www.lavocedivenezia.it/news.php?extend.1674) ricordo che sarebbe carino che ricordasse anche tutte le aziende che hanno permesso alla Cignoni di potersi fregiare di questo orgoglio.Colmando questa svista e per quanto mi riguarda, sono l'ideatore dell'ovovia, mi chiamo Giovanni Parise e forse per il mio dissenso con quanto stanno ora facendo, non vengo molto citato. Sono molto dispiaciuto!
La mia idea iniziale era diversa da quanto sento dire ora, diversa solo nella realizzazione non nella sostanza e nel principio di funzionamento, purtroppo ora banalizzata e soprattutto costava circa la metà , forse l'amministrazione, cambiando il fornitore, allungando i tempi e spendendo il doppio era convinta di fare prima e meglio?
Per il momento sembra che i fatti non lascino dubbi, i tempi si sono allungati, la cabina è quella presentata oramai da anni dalla P-M-P S.r.l. e che l'assessore Rumiz, ha presentato in una conferenza stampa nel 2006.In questo progetto, nell'idea iniziale, la cabina in acciaio inox e carbonio impiegava circa 5 minuti per l'attraversamento, aveva le stazioni di arrivo e partenza nascoste alla vista. La Cignoni S.r.l. le ha anche costruite, sono proprio lì da vedere, aveva i piloni alti circa due metri ed erano di bassissimo impatto visivo, gli attacchi dei piloni erano in cantiere dai primi mesi del 2005, aveva una cabina ideata per farci entrare una carrozzella.
Poi hanno montato un sistema di apertura e chiusura della porta provenienti da un autobus, ma le dimensioni rilevanti di questo meccanismo, più economico ma troppo invasivo all'interno, si sono rivelate al punto che una carrozzella era dimensionalmente difficile farcela stare e così via...
l'idea era sicuramente una di quelle che avrebbe potuto far parlare di sè, come il Ponte e tante altre cose nel mondo: doveva essere un qualcosa di estremamente grazioso e fruibile, forse una pietra miliare per una maggiore autonomia per le persone con difficoltà motorie e o sensoriali, ora ne fa solo parlare ma in un altro senso.
Venezia con un simile progetto e altri che si erano discussi, avrebbe avuto la possibilità di rendersi visibile al mondo come città unica oggi: assolutamente difficile ma con una grande opportunità di integrazione e mobilità .
Staremo a vedere, io sono sempre a disposizione come molti altri con questa cultura ed esperienza nel settore.La collaborazione è un bene enorme non sempre sfruttato, sarei grato se la prossima volta il portavoce della Cignoni mi citasse fra le cose belle che si possono fare operando in sinergia fra le varie abilità .
Quanto sopra per giusta e corretta informazione.
Cordialità , Giovanni Parise