Il riconoscimento all’epoca fu ritirato da Benny Nato, rappresentante italiano dell’African National Congress, (Anc) perché il leader sudafricano era ancora prigioniero nel carcere di Robben Island, dove scontava l’ergastolo per le sue lotte contro l’apartheid.
Con questo gesto l’Amministrazione comunale non solo riconfermò il suo impegno contro il razzismo, ma nel contempo entrò a far parte di quel grande movimento internazionale che ne chiedeva la liberazione.
Solo il 25 settembre 2001, l’allora sindaco, Paolo Costa, e la presidente del Consiglio comunale, Mara Rumiz, riuscirono a consegnargli le chiavi dorate della città in occasione del suo arrivo in laguna.