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Nelle sale Box Office 3D, il primo 3D italiano

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NELLE SALE/Nelle sale Box Office 3D, il primo 3D italiano. E' uscito in tutte le sale italiane il primo film tridimensionale italiano, e quello che colpisce è che è stato realmente girato con questa tecnica, non come alcuni che vengono resi pseudo-3D in postproduzione.
Artefice di questo, che già  è un primato, Ezio Greggio, il quale aveva avuto anche l'onore di aprire la 68. Mostra d' Arte Cinematografica in corso a Venezia per la prima volta con una commedia. Sta diventando l'uomo dei record questo Ezio Greggio: ha sdoganato la commedia divertente nella Mostra d'Arte Cinematografica, regno del pensiero intellettuale in celluloide.
Lui ride e si diverte come un matto.
[Giorgia] “Caro Ezio, hai il merito di far uscire, tra qualche giorno, il primo film 3D italiano. Come ti è venuta l’idea di cimentarti in questa innovazione tecnica?”

[Ezio Greggio] Eh, brava.. chissà  cosa mi ha preso.. Perché ho molti amici che lavorano in questo campo, soprattutto nel 3D in America. Con Brizzi e Martani avevo scritto questo film assieme a due autori americani e proprio perché alcune parodie di Box Office 3D riguardano film 3D americani, abbiamo pensato di proporre anche noi il primo film in 3D e diventare i primi italiani a farlo scherzando sulla cinematografa americana. Ci siamo riusciti e tra qualche giorno, il 9 settembre, usciremo al cinema in Italia con una marea di copie. Sono contento perché “sono arrivato primo” e ho fatto una fatica immensa perché il 3D non è un genere facile ma siamo riusciti a portarlo in porto, e presentarlo a Venezia con grande successo.

Il film si intitola “Box Office 3D”, puoi spiegarci di cosa parla?

E’ una parodia, io amo da sempre la parodia, ho lavorato con Mel Brooks, Leslie Nielsen, con attori famosi per questo genere. Pensavamo che l’idea innovativa fosse raccontare il cinema mondiale, in particolare “Box Office” degli ultimi anni, da qui l’idea di parodiare Harry Potter, Il Signore degli Anelli, Avatar, e tanti altri film.. abbiamo messo assieme un cast meraviglioso e ne è nato questo film, una bella soddisfazione, una grande faticata ma sono felice di averla fatta.

Il film ha avuto un’anteprima prestigiosa avendo aperto la 68. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, cosa puoi dirci di questa esperienza a Venezia?

Un’esperienza meravigliosa, mi batte ancora il cuore. La mia famiglia è di origine veneziana, tornare nella città  dei miei avi con un film è stata una grande emozione. Il pubblico veneziano ci ha accolto con lunghi applausi durati minuti e minuti e grandi risate.
Un’emozione che chi fa il nostro mestiere si porta nella vita. Ringrazio Marco Muller, il direttore del Festival, al quale, pensa, anni fa ho consegnato un tapiro perché faceva poca commedia nel suo festival. Lui lo accettò – inizialmente sfuggendo – poi da lì è nato un rapporto con lui inizialmente un po’ teso poi sempre più amichevole. E lui ha aperto il festival alla commedia: l’anno scorso c’è stato un grande omaggio alla commedia nazional-popolare con una rassegna sulla commedia all'italiana e quest’anno ci hanno dedicato questo spazio. Io mandai il film e Muller lo vide con i suoi collaboratori e ne è stato entusiasto, dandoci la possibilità  di aprire il Festival.

Passando ad una prospettiva più generale, come vedi il cinema di questi tempi ed in particolare il cinema italiano?

Credo che il cinema italiano stia navigando a gonfie vele in senso di creatività  e risultati. I problemi del cinema sono sempre i soliti, va meno bene nel senso dell’aiuto pubblico: il cinema va aiutato assolutamente, la commedia è un genere che non va sottovalutato e lo dimostrano gli enormi incassi degli ultimi anni. C’è una grande apertura alla faccia di quei quattro critici che come vedono la commedia storgono il naso. Alla fine è il pubblico che va a decretare i risultati dei film. Penso che il cinema italiano abbia grandi registi, grandi attori, sceneggiatori e grandi tecnici, e lo abbiamo dimostrato con “Box Office 3D”, un film italiano che fa un 3D di grande qualità , migliori di tanti 3D americani.

Ho l’impressione che dopo la vostra generazione di artisti non vi sia stato un vero e proprio “ricambio”, intendendo, per esempio, un presentatore che possa fare ironia come te, sulla linea di Dave Letterman, che poi si trasforma in attore per la televisione o per il cinema. Tu sei riuscito ad individuare qualche nome che pensi possa diventare interessante in futuro?

Credo di si, citando da Zalone a Siani, a Bisio, sono la dimostrazione lampante che c’è una generazione nuova, “giovane” (cioè giovane, Bisio è più vecchio di me ma finge di fare il giovane!) sicuramente interessante parlando di film “allegri”, ci sono una serie di attori straorinari di film italiani drammatici, intellettuali. Ho visto a Venezia una serie di film che hanno attori eccezionali.

I progetti futuri di Ezio Greggio?

Intanto cerco di godermi questa uscita al cinema, quindi state attenti perché mi aggirerò per le sale cinematografiche italiane a vedere le reazioni e le espressioni del pubblico!

Grazie Ezio e in bocca al lupo per l’uscita del film e per i tuoi progetti futuri.

Grazie, un saluto enorme a tutti i lettori e radioascoltatori della Voce di Venezia e vi mando un abbraccio enorme: W Venessia e W i Venessiani!!

[07 settembre 2011]

Giorgia Pradolin
[giorgia.pradolin@lavocedivenezia.it]

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