Nomi è un grazioso borgo trentino nella Val Lagarina, a pochi chilometri da Rovereto, e nella imponente chiesa ho trovato un notevole monumento al barone Enrico de Moll, capitano di vascello, comandante della nave corazzata “Drache” della flotta austriaca, che perse la vita nella battaglia di Lissa (20 luglio 1866).
Lissa viene ricordata come l’ultima vittoria della Serenissima, visto il gran numero di veneti, istriani e dalmati presenti nella marineria austriaca che fino al 1848 veniva ufficialmente chiamata “Imperial e regia veneta marina”.
E, in una fonte inattaccabile come la “Rassegna Storica del Risorgimento” pubblicata nel 1978, trovo in un articolo di Pietro Giorgio Lombardo intitolato “Chioggia dal 1849 al 1866. Appunti” questo “Elenco dei militari austriaci di nazionalità italiana decorati per lo scontro navale a Lissa”:
Medaglie d’oro:
PENSO TOMMASO Chioggia
VIANELLO VINCENZO detto GRATAN Pellestrina – Venezia
Medaglie d’argento di prima classe:
ANDREATINI ANTONIO Venezia
PENZO TOMMASO detto OCCHIAI Chioggia
MODERASSO ANTONIO Padova
PREGNOLATO PAOLO Loreo – Rovigo
GHEZZO PIETRO Malamocco – Venezia
DALPRA’ MARCO Venezia
FILIPUTTI ANGELO Palmanova – Udine
DINON GIROLAMO Maniago – Udine
VARAGNOLO ROMA PIETRO FERDINANDO Chioggia
FILIPPO GIUSEPPE Palmanova – Udine
VIDAL BORTOLO detto STROZZA Burano – Venezia
Medaglie d’argento di seconda classe:
GAMBA FRANCESCO Chioggia
ROSSINELLI FEDERICO Venezia
CAVENAGO GIOACCHINO Padova
SCARPA ANGELO ZEMELLO Pellestrina – Venezia
BOUTZEK IGNAZIO Venezia
BUSETTO GIOVANNI ANTONIO Pellestrina – Venezia
PITTERI LUIGI Venezia
GIANNI GIUSEPPE Chioggia
CEROLDI LUIGI GIOVANNI Venezia
MOLIN LUIGI Burano – Venezia
RAVAGNAN GAETANO Donada – Rovigo
SCARPA TOMMASO Chioggia
BORTOLUZZI FERDINANDO Venezia
PREGNOLATTO DOMENICO Contarina – Rovigo
GALLO EUGENIO PAOLO Adria – Rovigo
BOSCOLO LUDOVICO Chioggia
FERLE REDENTORE Venezia
GRASSO LUIGI ANTONIO Chioggia
MARELLA LUIGI ANTONIO Chioggia
NARDETTO DOMENICO Padova
LAZZARI FRANCESCO Venezia
GARBISSI PIETRO Venezia
AMBROSIO ANSELMO Latisana – Udine
FANUTO DOMENICO Venezia
SALVAZZAN ANTONIO Padova
ALLEGRETTO LUIGI Burano – Venezia
VIDALI MASSIMILIANO Maniago – Udine
MARCOLINA ANTONIO Maniago – Udine
VARISCO FRANCESCO Chioggia
BENETTI PASQUALE Padova
BUSETTO CARLO Pellestrina – Venezia
PENSO LUIGI detto MUNEGA Chioggia
NOVELLO RINALDO Venezia
SCOLZ PASQUALE Palmanova – Udine
BOSCOLO CASIMIRO Chioggia
VENTURINI ANGELO detto CIOCOLIN Chioggia
DONAGGIO FRANCESCO Chioggia
NORDIO LUIGI Venezia
MELOCCO detto MEOCCO GIOVANNI Venezia
BOSCOLO VINCENZO Chioggia
SFRIZO AUGUSTO Chioggia
ALLEGRETTO (NEGRETTO) AUGUSTO Burano-Venezia
GALIMBERTI GIOVANN Chioggia
Di tutti questi veneti (e friulani) che si sono battuti in maniera così meritoria da essere decorati, nei libri di storia non c’è traccia; come pure non c’è traccia nella toponomastica dei nostri comuni; io non pretendo che ci siano monumenti come nel caso del barone de Moll ma che almeno ci sia un ricordo di questi veneti (e friulani) che si batterono valorosamente in battaglia, a prescindere dalla bandiera che stavano difendendo….
A meno che non si voglia dividere i veneti fra i buoni che meritano di essere ricordati (coloro che si batterono per l’Italia) e cattivi (tutti gli altri)…
ETTORE BEGGIATO
Già assessore regionale del Veneto
[19/12/2013]
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Sono d’accordo contro i Savoia e contro l’Italia dei ladri, dei vigliacchi, dei traditori. I poveri veneti, prima della recente ripresa, furono ridotti a una sorta di schiavitù: i contadini veneti venivano in emilia a fare i servi dei contadini emiliani. Avevano lo stesso nome degli schiavi dei Romani, ‘servi’tori, ed erano trattati in modo bestiale. Questa è la bella italia costruita dai Savoia, di Cavour e Garibaldi.
questa è vera storia, abitando a verona e avendo girato tutta l’italia faccio una considerazione: trovatemi voi visto che non ne ho trovate un’opera pubblica fatta dai xxxxxx dei savoia. quelle che ho visto io finora dalle ferrovie agli argini dei fiumi, i canali discolo delle acque in montagna, i canali di deviazione dei grossi fiumi in caso di piena ecc ecc sono tutte fatte da : cecco beppe o dal duce, le terre rubate alle malsane lagune in veneto lazio sardegna ecc ecc . x i savoia l’italia era una colonia da sfruttare e basta maledetti furono i francesi e gli inglesi che appoggiarono i savoia nel ridurre l’italia cosi senza cuore e senza radici vere.
appena fatta l’annessione con un referendum truffa vigeva il detto: “dime can no sta dime talian”
la storia èstoria.
purtroppo la storia la fanno sempre i vncitori,quasi sempre
i vincitori,così facendo ottimi patriotti vengono di menticati,
quasi sempre qualifcati come traditori.
purtroppo le cose sono andati cosi,mentre serebbe stato meglio
altrimengti.
i Savoia hanno portato nel veneto fame,ignoranza,emmigrazione,
appropriazioni di nostir beni e storia.
dopo il ladrone Napoleone vengono i Savoia(che ugulmente trattarono il Regno dellle due siicilie)
ivan
Bellissimo articolo. Concordo.