I 24 negozi del ponte di Rialto dovranno rifarsi il look.
Infatti, secondo le nuove indicazioni della sovrintendenza per i Beni architettonici non dovranno più esserci plateatici, ceste o bacheche. Ci sarà l’obbligo di avere la vetrina, la porta d’ingresso e soglia di marmo, niente più neon.
Insomma, dovranno trasformarsi in negozi a tutti gli effetti in vista del restauro per il ponte che il Comune avvierà per la fine del 2014.
Nuove disposizioni arriverrano anche per quanto riguarda i colori delle saracinesche, tende, finestre, condizionatori. Indicazioni che poi potrebbero essere utilizzate anche per il resto della città, lì dove i negozi senza vetrina e mercatini fanno ormai da padroni.
I lavori, finanziati da Diesel e Comune e che dureranno 18 mesi in cui il ponte, in ogni caso, non verrà chiuso, serviranno, come sottolineato dall’assessore ai Lavori pubblici, Alessandro Maggioni, a «recuperare la qualità di uno dei luoghi più famosi del mondo, come il ponte di Rialto».
Le spese per la pulizia e il rifacimento delle strutture private, saranno per 2/3 competenza dell’amministrazione e per 1/3 dei privati, con una spesa che per loro non supererà mai i 7900 euro.
Intanto i commercianti però fanno già sentire le loro preoccupazioni, soprattutto per il reperimento dei materiali che serviranno a loro per adeguarsi alle nuove disposizioni. In più chiedono garanzie su un maggiore controllo, per fermare gli atti vandalici, lì dove le telecamere non possono arrivare.
Redazione
[04/06/2014]
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