Dopo che la Commissione Affari istituzionali del Consiglio regionale, alla fine di aprile approvò la richiesta di referendum abrogativo della liberalizzazione degli orari dei negozi, ieri il Ministro per lo Sviluppo Economico, Federica Guidi, ha invece annunciato l’imminente iniziativa a questa collegata: un progetto di legge che impone 12 chiusure festive l’anno.
Dalla Confcommercio e dalla Confesercenti però, prevale un clima di scetticismo, soprattutto perché a questa proposta subentrano delle deroghe, per quanto riguarda i negozi nelle località turistiche.
Il presidente di Confcommercio Veneto, Massimo Zanon ha dichiarato: ‘’Attenzione dunque alle deroghe, le aperture dovranno essere calibrate, soprattutto nelle regioni contermini. Sarebbe spiacevole che ci disputassimo i consumatori tra Friuli, Veneto, Trentino, Lombardia ed Emilia. Sarebbe una lotta fra poveri che non ci meritiamo’’.
D’accordo con Zanon anche il presidente di Confesercenti Padova, Nicola Rossi, che ha affermato in merito al progetto: ‘’La competenza in materia di commercio deve tornare alle Regioni e questo disegno di legge può essere una buona base per iniziare a ragionarci. Non è esaustivo, ma ci mette sulla giusta strada per una revisione totale’’.
Buone notizie invece sul fronte consumi e in special modo per i consumatori, molti negozi di Padova infatti, sono rimasti chiusi ieri per appore così gli appositi sconti già da oggi, nonostante la stagione ufficiale inizi il 5 luglio. Anche se come afferma lo stesso Zanon, ‘’ormai è diventato fisiologico il saldo tutto l’anno’’, ovviamente per mantenere costante la liquidità in tempo di crisi.
Alice Bianco
[11/06/2014]
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