La “Nave de Vero” ha conosciuto, lo scorso lunedì, il suo primo e vero furto, con una ragazza fermata in stato di arresto.
Erano le 15.30 quando la giovane aveva tentato di uscire dal centro commerciale di Marghera (Venezia), dopo aver superato le casse con un carrello dove aveva nascosto, sotto i pacchi di pasta e di salumi, uno scatolone chiuso.
Notando qualcosa di sospetto, la vigilanza le si era avvicinata per chiederle se all’interno dello scatolone di cartone chiuso, ci fosse qualcosa comprata all’interno del centro commerciale.
Senza opporre resistenza e mostrando una certa agitazione, la ragazza ha aperto lo scatolone, dove all’interno c’erano una serie di capi d’abbigliamento con tanto di dispositivi anti taccheggio e cartellini con il prezzo ancora attaccati. La donna però aveva foderato la scatola con fogli di carta d’alluminio per poter passare indisturbata senza che le placche anti taccheggio suonassero. A questi, per irrobustire lo spessore, aveva anche inserito alcuni vassoi di alluminio per alimenti.
Il valore dei circa 60 capi d’abbigliamento, ammontava a 2000 euro e la ragazza, di soli 20 anni di origine romena, è stata arresta in flagranza per furto aggravato. Ora si trova al carcere femminile della Giudecca in attesa del processo.
Redazione
[18/06/2014]
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