Nata all’ospedale dell’Angelo di Mestre (Venezia) con un parto difficile, con un travaglio doloroso durato 12 ore, è morta dopo 24 ore.
La neonata era sofferente, i genitori, residenti a Marghera, ritenevano che avesse bisogno di essere ossigenata, ma l’ospedale dell’Angelo di Mestre, dove era nata la piccola, avrebbe ritenuto di non essere dotato delle apparecchiature specifiche necessarie, così ha deciso per un trasferimento.
I genitori rintengono fossero necessarie delle «semplici» apparecchiature di ossigenazione, invece fu deciso il trasferimento della piccola al centro specializzato dell’ospedale di Treviso, dove è morta però il giorno dopo, 24 ore dopo essere venuta al mondo.
Ora i genitori, distrutti dal dolore per un parto che durante la sua gestazione non aveva mai fatto presagire problemi particolari, si sono rivolti ad uno studio professionale dove avvocati e periti hanno ritenuto che vi fosse materia per presentare esposto in Procura contro l’ospedale dell’Angelo.
Il pubblico ministero Laura Cameli ha avviato un’indagine, predisponendo anche l’autopsia della piccola.
La bambina nata all’ospedale dell’Angelo, morta il giorno dopo, secondo quanto appreso avrebbe dovuto avere un parto normale, dato che nulla di anomalo era stato segnalato nella fase preparatoria.
I problemi sarebbero arrivati – ha raccontato il padre – solo dopo parecchie ore di travaglio, dopo un tentativo di forzare la situazione da parte prima di un’ostetrica e poi del medico. Secondo il padre proprio il tentativo di forzare la nascita avrebbe provocato l’insufficienza di ossigeno. Poi la corsa a Treviso e il decesso della piccola.
Redazione
[18/06/2014]
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