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[21/02] Un'altra lezione di comunicazione. Quanto abbiamo ancora da imparare da lui. Ad un certo punto della partita di ieri sera con la Samp, dopo la seconda espulsione che ha visto la sua squadra restare in nove in campo, Mourinho alza le mani facendo il segno delle manette.Premessa: ogni volta che nelle ultime settimane ha parlato di arbitraggi ingiusti l'allenatore è stato multato e/o deferito. Decine di migliaia di euro pagate ogni settimana finchè lo special one ha dichiarato: "Non parlo più, non posso buttare soldi ad ogni parola che dico".
Ma può aver rinunciato così ad esprimersi? Certo che no, si è solo evoluto ad uno stadio successivo: ora non dice, ma fa capire cosa direbbe. Straordinario.
Ecco che infatti ieri sera, dopo una pioggia di ammonizioni (non tutte giustificate e giustificabili) dell'arbitro Tagliavento nei confronti dei giocatori di Mourinho, l'allenatore si esibisce nel gesto delle manette, ma non dice, non offende.. come si farà a deferirlo? Tanto più che probabilmente "ha solo fatto segno ai suoi giocatori che nella chiave tattica della partita aveva le mani legate".Di nuovo, dopo una serie di punizioni fischiate a senso unico, ecco il Mou esibirsi in sonore e grasse risate. Ridere spontaneamente non offende nessuno, no? L'allenatore si sbellica sfacciatamente per minuti interi appoggiando addirittura la fronte sulla panchina.
Mancanza di rispetto verso l'arbitro che faceva ridere? Neanche per sogno, Baresi in panchina gli aveva raccontato una storiella.E, alla fine, la ciliegina: silenzio stampa per tutti. Nessuno potrà fare domande provocatorie sull'interpretazione dei comportamenti di Mourinho.
Per la cronaca la partita finisce 0-0, ma è stato un match emozionante per ben altri aspetti.
Qualcuno giura di aver sentito Mourinho gridare negli spogliatoi alla fine:
"Ci possono battere solo se giochiamo in sei!!"paolo p.
