Si è spento a 62 anni il capo della Polizia di Stato Antonio Manganelli. Nato ad Avellino era al vertice del Dipartimento di pubblica sicurezza dal 25 giugno 2007. Come capo della Polizia aveva preso il posto di Gianni De Gennaro di cui era stato il vice. Negli anni Ottanta quando prestava servizio al Nucleo Anticrimine della Polizia ha collaborato a lungo con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Manganelli è deceduto nel reparto di rianimazione dell'ospedale San Giovanni di Roma dove era ricoverato da oltre tre settimane per l'asportazione di un edemacerebrale. Manganelli era malato di cancro da tempo.
Giovedì verrà allestita alla scuola superiore di polizia la camera ardente che aprirà alle 14 mentre i funerali dovrebbero tenersi venerdì o sabato. Profondo il cordoglio tra le massime cariche dello Stato e le istituzioni. In una nota il presidente del Consiglio Mario Monti dice di Manganelli. «Nonostante la lunga malattia, il Prefetto Manganelli è sempre stato un esempio di servitore dello Stato, una guida autorevole e aperta al dialogo, anche nelle situazioni più difficili. E' con dolore e riconoscenza che il Presidente ha ricordato la sua figura». Il ministro uscente dell’Interno Anna Maria Cancellieri ha detto invece di lui:
«Antonio Manganelli era un numero uno come poliziotto e per le sue qualità morali. Addio carissimo che la terra ti sia lieve».
redazione
[redazione@lavocedivenezia.it]
Riproduzione Vietata
[20/03/2013]