Andrea Zanzotto si è spento martedì 18 ottobre all'ospedale di Conegliano. Il poeta, nato in un Veneto che amava profondamente e per il quale non ammetteva la secessione, Zanzotto era nato a Pieve di Soligo, in provincia di Treviso, il 10 ottobre del 1921.
Innumerevoli i messaggi giunti da ogni personalità pubblica che riconoscevano in Zanzotto la capacità di dare voce al silenzio della natura e alla violenza della storia.
''Il cittadino Andrea Zanzotto ha cessato di vivere. La sua poesia invece fa di lui un immortale'' ha detto il ministro della cultura Giancarlo Galan, mentre il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, si è così espresso: “Con Zanzotto se ne va una parte fondamentale della nostra cultura, della nostra terra, della nostra lingua. Resterà immutato e permanente in tutti noi l’insegnamento di questo maestro, fra i più grandi interpreti del nostro tempo, cui non saremo mai abbastanza grati e di cui sentiremo profondamente la mancanza. La Città di Venezia, stringendosi alla famiglia, esprime il suo più sentito cordoglio”.
Nel 1951 uscì la prima raccolta di Andrea Zanzotto intitolata: “'Dietro il paesaggio”. Con tale opera il poeta vinse il Premio San Babila, nella giuria vi srano: Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Salvatore Quasimodo, Leonardo Sinisgalli e Vittorio Sereni.
Nel 1968 venne pubblicata la sua raccolta intitolata “La beltà “. L'opera venne presentata a Roma da Pier Paolo Pasolini e fu recensita sul Corriere della sera da Eugenio Montale.
[19 ottobre 2011]
Paolo Pradolin
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