Si sono chiuse le indagini in merito alla morte improvvisa di Francesca Dri. La ragazza di 23 anni, veneziana, era improvvisamente spirata nel corso della notte del 19 ottobre e nel suo sangue erano state trovate tracce di metadone senza che ella abbia mai fatto uso di alcun tipo di sostanza stupefacente in vita.
Al centro dell’indagine la posizione di A.G., trentenne veneziana, ma originaria dalla provincia di Vicenza, che la sera del decesso aveva trascorso diverse ore con Francesca, durante le quali la povera ragazza potrebbe esser stata ‘indotta’ all’assunzione del metadone, volendo escludere che qualcuno possa averglielo versato nel bicchiere a sua insaputa.
le indagini sarebbero così concluse con un’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti e di morte come conseguenza di un altro reato per la trentenne. Stralciata, invece, la posizione del trentanovenne vicentino A.B., in cura al Sert, che avrebbe fornito il flacone di metadone.
Monica Manin
Riproduzione Vietata