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Morta Testimone di Geova che ha rifiutato trasfusione

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Le medicina è una scienza – abbastanza – esatta e il parere degli esperti è che la trasfusione di sangue, quella sacca che ha riutato in virtu' delle sue proprie convinzioni religiose, in qualità  di Testimone di Geova, avrebbe potuto salvarle la vita con molta probabilità .

La figlia, nel tentativo disperato di farla curare contro la sua volontà  si era persino rivolta al tribunale, ma non c'e' stato niente da fare: la legge non ha potuto consentire le cure contro il parere dell'interessato che era perfettamente in grado di decidere.

E' morta così Annunziata Iannicelli, 68 anni, appartenente al movimento religioso dei Testimoni di Geova, ligure, all'interno di un ospedale di Bordighera.


Annunziata era stata ricoverata il 4 marzo per una grave crisi respiratoria con complicazioni cardiologiche.
Durante il ricovero si era resa necessaria una trasfusione di sangue, ma la donna, sempre lucida pur nella sofferenza della malattia, ha rifiutato il trattamento ai medici adducendo motivi religiosi. Questi, come da protocollo, hanno dovuto fermarsi per la volontà  della paziente.

Agli appartenenti ai Testimoni di Geova sono vietate le trasfusioni di sangue per l'interpretazione di un passo del libro biblico sacro, e la dottrina del movimento non le ammette neanche se il fedele è in pericolo di vita.

Questo, da quanto raccolto, anche il tono dei messaggi di incoraggiamento degli altri aderenti al movimento religioso quando andavano a recare visita alla ricoverata: “Non possono obbligarti..”, “Ci sono cure alternative..” erano le conferme che Annunziata riceveva nonostante la figlia, disperatamente, ribadiva, anche attraverso i media, che c'era in ballo la vita di una persona: di sua madre.

Sono molte ora le persone che si pongono l'interrogativo se si può morire per un convincimento che, tra l'altro, mostra apparente contraddizione: se la scrittura è esatta e non è male interpretata, quanto sarà  buono e giusto quel Dio che lascia morire una sua creatura, che con poco potrebbe salvarsi, per far seguire le sue scritture?

[17 aprile 2011]

Mario Nascimbeni

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