Sotto qualche aspetto, cio' si rivela anche un business: un paziente che lascia la sua regione per andare a farsi curare in un'altra genera un indotto che favorisce il sistema sanitario che “riceve”. In questa speciale classifica le regioni che hanno esercitato maggiore attrazione sono state Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Lazio e Piemonte.
La stessa classifica letta alla rovescia mostra i sistemi sanitari regionali da cui si sono allontanati di più i conterranei per andarsi a curare fuori, e qui troviamo: Calabria, Campania e Sicilia.821.804 dunque gli italiani che nel 2010 hanno lasciato la propria regione di residenza per andare a farsi curare nelle strutture sanitarie, pubbliche e private accreditate, di altre regioni.
I dati ufficiali provengono dai saldi di mobilità interregionale per il riparto delle risorse per il Servizio Sanitario Nazionale per l'anno 2012.
La Lombardia è la regione che vanta i maggiori crediti dalle altre regioni per le prestazioni sanitarie offerte agli “stranieri” che vengono da fuori regione, e il flusso gli vale 768 milioni di euro.
Al secondo posto si piazza l'Emilia Romagna che vanta crediti per 555 milioni per “extra regionali”.
Segue il Veneto con 305 milioni di attivo per 'mobilita' regionale'.
Luca Coletto, assessore alla Sanità del Veneto e coordinatore di tutti gli assessori alla Sanità nella conferenza della regioni, ha commentato: “Questi dati non mostrano sostanziali differenze con il passato, e sono il risultato di sistemi sanitari più efficienti e di una gestione lungimirante che ha reso le proprie strutture più attrattive”.
[14/03/2012]
Paolo Pradolin
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