La situazione delle strutture ricettive, ormai al collasso, costringono il Comune di Mira (Ve) a dire di no all’accoglienza di nuovi profughi sbarcati sulle coste siciliane.
A spiegare l’insostenibile situazione, è l’Assessore alle politiche sociali Francesca Spolaore: ‘’Siamo al completo anche la casa San Raffaele della Caritas e le case in condivisione gestite dal Comune. Insomma posto non ce n’è più e al Prefetto chiariremo che Mira non può ricevere nuovi profughi. La questione sarà discussa anche con gli comuni del comprensorio’’.
La giunta Cinque Stelle, guidata dal sindaco Alvise Maniero, alcuni giorni fa è stata chiamata dal Prefetto ad ospitare altri immigrati in una delle strutture ricettive che però è già al completo.
Il gestore dell’ostello in cui queste persone, per lo più cittadini nordafricani e siriani, sono ospitati ha infatti spiegato che la capienza della struttura sarebbe di una cinquantina di persone, lui già ne ospita una trentina e altri 20 posti circa devono rimanere liberi per i turisti della stagione estiva. Altri arrivi quindi rischierebbero di rendere la situazione ingestibile.
‘’I profughi arrivati a maggio dovevano in qualche caso essere già stati trasferiti, verso altre destinazioni. Sono invece ancora tutti qui’’, così ha commentato il proprietario dell’ostello.
Nel frattempo l’arrivo degli immigrati non accenna a placarsi. Sono migliaia e migliaia i cittadini del Mali, Sudan e Siria, che con i gommoni e gli scafi arrivano sulle coste della penisola, un fenomeno che solamente in questi giorni anche l’Onu ha definito insostenibile per l’Italia, che ‘’non può fare tutto da sola’’.
Alice Bianco
[11/06/2014]
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